Pdl, Verdini: “Coordinatore unico? Parliamone”

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

Denis Verdini (foto LaPresse)

ROMA – Si dice ”pronto a discutere” dell’ ipotesi di un coordinatore unico del Pdl, ”se serve a dare un segno di modernità e unità  attorno a Silvio Berlusconi”. E in un’ intervista al Corriere della Sera, Denis Verdini, attuale coordinatore del partito insieme a Ignazio La Russa e Sandro Bondi, risponde ”a chi avanza critiche sulla gestione del partito, sulla sua organizzazione, sostenendo che non c’è  amalgama nel gruppo dirigente”, guarda caso ”in una fase delicata”.

Per Verdini ”la fusione” tra ex An e ex Fi ”c’e’ già stata nelle urne, dove il Pdl ha sempre vinto”. Ma se ora ”c’è  qualcuno che si sente dimenticato o sottovalutato”, spiega il coordinatore del Pdl, ”adottiamo la formula classica, che è quella del tesseramento e del radicamento sul territorio”.

E’ il momento, secondo Verdini ”di anticipare un po’ i tempi e andare ai congressi locali”, da ”settembre”, per arrivare ”la prossima primavera” alle assise nazionali. Intanto ”entro luglio concluderemo il tesseramento”. In questo momento, comunque, ”la classe dirigente, presa da problemi e fibrillazioni, crea tensione all’interno del partito”. E secondo Verdini la scelta di Scajola, ad esempio, ”di esternare il problema ora, è stato un errore, si è posto in modo sbagliato” perché invece ”serve coesione”.

Quanto all’accusa di aver ”sopravvalutato i responsabili” Verdini sottolinea che ”senza di loro il 14 dicembre le cose sarebbero andate diversamente”, quindi, aggiunge, ”mi sembra logico che chi e’ arrivato a sostegno della maggioranza sia premiato”.