Caso Penati, i pm: “Anche le Coop nell’affare Falk”

Pubblicato il 29 Agosto 2011 - 10:22 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Nell’affare dell’area Falk di Sesto San Giovanni sarebbero coinvolte anche le Coop: ne sarebbero convinti i pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia, che indagano su un presunto giro di tangenti e che hanno chiesto l’arresto dell’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati.

Stando a quanto riferisce il quotidiano La Repubblica la presenza del Consorzio cooperative costruttori di Bologna sarebbe stata “la condizione per compiacere la controparte politica nazionale”. Nella ricostruzione dei pm l’accusatore di Penati, Giuseppe Pasini, avrebbe accettato le coop riconoscendole come “snodo fondamentale per il buon esito dell’affare” e per il “loro rapporto organico con i vertici nazionali del Pds”.

I magistrati scrivono: “Stupisce  come a fronte delle inadempienze del socio emiliano (la Ccc non pagherà la quota per rilevare i terreni), Pasini riconosca loro il diritto a entrare in ogni caso nell’affare senza chiedere corrispettivi né pretendere indennizzi, ma anzi pagando mediazioni inesistenti”, fino a 3,5 milioni di euro ai due professionisti Francesco Agnello e Giampaolo Salami. I pagamenti sarebbero stati “destinati a regolare i conti, a spese di Pasini e non di tasca loro, con la politica a livello centrale”.