Le pensioni d’anzianità sono “contro i giovani”: parla Cazzola (Pdl)

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le pensioni di anzianità sono una ''stortura, un problema aperto''. ''Chi ha iniziato a lavorare presto andrà in pensione prima dei 60 anni. Non possiamo più permetterci un sistema che prescinda dall'età, queste persone stanno rubando futuro ai giovani''. Lo dice in un'intervista alla Stampa Giuliano Cazzola (Pdl), vicepresidente della commissione Lavoro.

''Negli ultimi 20 anni sono andati in pensione 3 milioni e mezzo di italiani che avevano poco più di 50 anni. A queste persone, grazie alla loro attesa di vita, il sistema dovrà pagare 25 anni di pensione. E' un costo pesantissimo da sostenere''.

Intervistato anche dal Messaggero, Cazzola sottolinea che seguendo i sindacati non si arriverà mai a nessuna riforma: ''Lo sappiamo – dice – che non diranno mai sì a nulla. Ma se Monti si mette paura di loro e si ferma allora è meglio chiudere bottega''. Tuttavia, aggiunge, ''non è che il governo deve fare tutto in un volta. Per esempio lunedì potrebbe varare le misure sul passaggio al meccanismo contributivo. Non dà molti risparmi nell'immediato ma sarebbe senz'altro un bel segnale. E poi aprire un confronto con i sindacati sulla rivalutazione e sull'anzianità''.