“Pensioni d’anzianità, manovra brutale”: da Fassina sì con riserva

Pubblicato il 13 Dicembre 2011 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nella manovra economica del premier Mario Monti ''resta ancora la brutalita' dell'intervento sulle pensioni di anzianita'. Va corretto''. Lo afferma Stefano Fassina, responsabile Lavoro ed Economia della segreteria del Partito Democratico in un'intervista al Manifesto nella quale definisce la manova ''recessiva''.

''Se si fanno pagare di piu' i patrimoni che oggi contribuiscono in misura marginale – afferma Fassina – e non si aumenta l'Iva, l'effetto recessivo sarebbe minore''.

''Questa manovra non ha ragioni economiche – aggiunge l'esponente del Pd – ma squisitamente politiche'' e serve a Monti per ''recuperare un qualche potere di riorientare la linea economica definita dalla Germania per l'area euro. Il Paese leader per l'area euro, la Germania – osserva infatti Fassina – continua a portare avanti una linea suicida''.

Quanto al tema del lavoro, che sara' presto affrontato dal governo, per Fassina la priorita' sono gli ammortizzatori sociali e il welfare ''per contrastare la precarieta'''.

''La nostra posizione e' che per crescere e generare lavoro – afferma l'esponente del Pd – una maggiore possibilita' di licenziare non solo non serve ma e' sbagliata''.