Pensioni, Camusso: “Manifestazione unitaria il 13 aprile”

Pubblicato il 28 Marzo 2012 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA

Susanna Camusso (Lapresse)

ROMA – Manifestazione unitaria, di Cgil, Cisl e Uil, il 13 aprile a Roma, contro ”l’intervento disastroso sulle pensioni”, per il nodo della ”platea di esodati”, e sul ”tema delle ricongiunzioni onerose”. Lo annuncia la leader Cgil, Susanna Camusso, spiegando che sara’ quindi anticipata l’iniziativa Cgil prevista per il 17.

Quella del 13 aprile, dice Susanna Camusso, sara’ ”una manifestazione di tutte le organizzazioni sindacali e di tutti quei soggetti che pagano il prezzo altissimo di una riforma che e’ stata fatta senza tener conto della realta’ presente e dei diritti in essere dei lavoratori”.

Una manifestazione ”di tutti i lavoratori, perche’ tali li consideriamo, che con la cosiddetta riforma delle pensioni sono diventati esodati: dovevano accedere alla pensione invece non hanno ne’ lavoro ne’ ammortizzatori e sono alla ricerca di una soluzione”. Ma anche ”di tutti quei lavoratori che per effetto delle norme delle finanziarie del governo precedente si trovano a dover affrontare ricongiunzioni molto onerose per  poter ricostruire le loro carriere pensionistiche”.

”Credo che nessuno possa impedire al Parlamento di decidere legittimamente quali sono i testi finali che votera’ rispetto al testo, tutt’ora non noto, che dovrebbe arrivare in Parlamento”. La leader della Cgil, Susanna Camusso, commenta cosi’ le parole da Tokio, sulla riforma del mercato del lavoro, del presidente del Consiglio Mario Monti. ”Credo che non sia mai stato in discussione che il Parlamento approvera’ la riforma, il tema in discussione e’ come la cambia”, aggiunge”.

”Le tensioni sociali sono gia’ evidenti”, dice la Camusso parlando del clima sulla riforma del lavoro. ”Il Paese e’ attraversato da scioperi e mobilitazioni”: dimostrano, aggiunge, quanto ”non sia disponibile ad avere una riforma che permette licenziamenti facili, discriminatori, delle persone piu’ deboli”.

”Ci sono mobilitazioni e scioperi in tutti i luoghi di lavoro, continuano ad esserci, e continuano ad essere programmati”, dice Susanna Camusso. Che avverte: ”Sara’ bene tener conto che questa e’ l’opinione diffusa dei lavoratori, e che sono giustamente preoccupati del fatto che in una stagione cosi’ difficile invece di preoccuparsi del fisco, della crescita, e della creazione di occupazione si cerca di licenziarli piu’ facilmente”.

Credo, dice il segretario generale della Cgil, che nessun lavoratore capisca il senso di una ricetta di questo tipo”.   E sul fronte dell’articolo 18, Susanna Camusso sottolinea:  ”Credo convenga a tutti costruire di nuovo un effetto deterrente a fronte dell’illegittimita’ dei licenziamenti, e ragionare del licenziamento illegittimo e non delle singole tipologie”.

”Non mi stupisce che siano i metalmeccanici i primi che danno un segno, anche formale, di proclamare gli scioperi. E’ uno dei settori che piu’ ha crisi e difficolta’, e piu’ teme che venga usato quello strumento”, le modifiche all’articolo 18 previste dal governo, ”per risolvere problemi che invece andrebbero risolti diversamente”. La leader della Cgil, Susanna Camusso, commenta cosi’ le quattro ore di sciopero generale proclamate oggi dalla Uilm. E sottolinea: ”C’e’ un sentire comune nel mondo del lavoro. Abbiamo visto, in questi giorni, che le iniziative nei luoghi di lavoro sono state unitarie, e le partecipazioni sono state molto ampie”.

Intanto la Cgil attende che il testo della riforma arrivi in Parlamento, e si conosca il calendario dell’iter parlamentare, per decidere la data dello sciopero generale. Data, spiega, che ”sara’ determinata da quello che accadra’. Abbiamo intenzione di rendere esplicita la pressione del mondo del lavoro anche durante la discussione del Parlamento”.    Una stima sull’impatto della riforma dell’articolo 18 in termini di occupazione? ”Le stime si fanno su cose credibili, noi non riteniamo credibile che si possa andare ai licenziamenti facili”, risponde la leader della Cgil.