Bonus pensioni da 750 a 278 euro. Sopra i 3200 euro niente

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2015 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, Renzi: Da agosto bonus a 3,7 milioni di pensionati sotto i 3mila lordi

Pensioni, Renzi: Da agosto bonus a 3,7 milioni di pensionati sotto i 3mila lordi

ROMA –  Da agosto arriverà un bonus una tantum per oltre 3,7 milioni di pensionati che prendono meno di 3200 euro lordi al mese. E da giugno le pensioni verranno pagate il primo del mese.Lo annuncia Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che sblocca, con un mini rimborso previsto ad agosto, l’impasse in cui si è trovato il Governo dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della perequazione per gli anni 2012-2013.

Chi guadagna sopra i 3200 euro lordi non avrà nulla, spiega Renzi . Dal primo agosto, spiega il premier,  arriverà a 3,7 milioni di pensionati il “bonus Poletti”. Ad essere esclusi saranno quelli con assegno sopra 3.200 lordi al mese.

Le cifre:

Il bonus sarà di 750 euro per i pensionati con assegni fino a 1.700 euro lordi.

Di 450 euro per quelli fino a 2.200 euro.

Da 278 euro per quelli fino a 2.700 euro 278 euro.

Le stesse fasce sono poi oggetto di una re-indicizzazione nel 2016, con livelli differenziati, che significa 180 euro all’anno in più per gli assegni fino a 1.700 euro, 99 per quelli a 2.200 euro e 60 per quelli a 2.700 euro.

C’è anche il tema dell’indicizzazione dal 2016, spiega Renzi,  all’anno quello che guadagna 700 euro avrà 180 euro di rivalutazione, 15 euro al mese” per gli assegni da “2.200 sono 99 euro e per quelli da 2.700 avrà 60 euro all’anno, 5 euro al mese”.

“Nessun pensionato perderà un centesimo”. Nel decreto sulle pensioni , spiega poi il premier, c’è un articolo “il cui effetto non sarà colto da cittadini perché non vedranno differenze”, ma grazie al quale “potremo evitare la rivalutazione montante contributivo. Stante la crisi economica cioè le pensioni avrebbero dovute essere abbassate, visto il coefficiente negativo di crescita, ma con questo intervento non c’è alcun decremento. Le pensioni non si toccano e nessuno perde un solo centesimo”.

“Rimediamo a danni di altri”. Renzi, sempre nella conferenza stampa, rimanda le critiche al mittente: “Suona paradossale la critica in bocca di chi l’ha votata: noi facevamo altri mestieri, io tappavo le buche a Firenze. E’ il colmo che ora dicano che bisogna restituire tutto, è ridicolo. Noi siamo qui a correggere errori di altri”.