Peste, corna e tradimenti. E il governo va avanti

di Lucio Fero
Pubblicato il 25 Luglio 2019 - 08:47| Aggiornato il 6 Giugno 2020 OLTRE 6 MESI FA
Peste, corna e tradimenti. E il governo va avanti

La diretta Facebook in cui Di Maio attacca la Lega

ROMA – Peste, corna e tradimenti. Di Maio diretta social sul far della sera: sulla Tav la Lega si è venduta. Di Maio ricorda che la Lega era contro la Tav, poi ha cambiato e conclude, allude, di fatto accusa: “Chiedetevi perché”. E a chi si sarebbe venduta la Lega per la Tav? Ai poteri, anzi al potere dei soldi. Peste, corna e vituperio.

Conte al Senato: Savoini dai russi come uomo di Salvini. Non poteva esserci sbugiardamento più ufficiale e circostanziato, sbugiardamento di Salvini che continua a far finta Savoini sia stato una sorta di imbucato in una gita a Mosca. Mentre Salvini recita la parte dell’uomo delle cose concrete e parla di “aria fritta”, in realtà  butta la palla in tribuna e finge di non sentire il fischio dell’arbitro ai suoi danni. Peste e corna…e tradimenti.

Salvini che a tarda sera ammonisce Conte e lo indica come tentato da “giochi di Palazzo”. Salvini che fa sapere: me ne sbatto di quei due, Conte e Di Maio. E lo fa sapere con parole e azioni: non va in Senato quando si parla di lui e non altro, sceglie un manifesto “me ne frego”. Pubblicamente sospetta di Conte, compatisce Di Maio per i suoi politici guai, in realtà lo affossa esaltando il sì alla Tav come vittoria leghista.

Peste e corna: M5S (Di Maio) ordina ai suoi senatori di uscire dall’aula del Senato quando Conte inizia a parlare. E’ un gesto di rabbia contro il sì alla Tav, rabbia pura. E’, come si dice, l’anima M5S che avverte il richiamo della sua natura profonda che è anti parlamentare. E’ istinto puro. E’ troppo, Conte intima: dite che era contro Salvini che avete la sciato l’aula oppure è crisi. Quindi M5S racconta che il mini Aventino era contro Salvini, quel Salvini che ha disertato non solo l’aula ma le sue responsabilità, i suoi doveri di ministro. Così dice M5S. Peste, corna e vituperi.

Ma il governo va avanti.

Sul perché e sul come e verso dove l’intera compagine dell’informazione e analisi politica è in totale confusione, non ci capisce più nulla anche se finge di capire. Vanno capiti giornalisti e politologi qualunque cosa questo termine davvero indichi.

Vanno capiti, non capiscono nulla perché cercano di capire e sapere parlando con gli attori politici. Questi o mentono per abitudine, sistema e cultura oppure non sono in grado neanche di concepire una strategia lunga oltre le 12 ore. Spesso il loro pensare e parlare è un mix tra la bugia sistematica e lo sguardo cortissimo.

Vanno capiti giornalisti e politologi, non capiscono il senso di quello che accade perché quello che accade non ha senso e non ha regole, non ha limite e misura e razionalità. Il confine tra il reale e l’implausibile è non solo quotidianamente varcato, è un confine abbattuto, reale e implausibile si sono fusi. Quindi peste, corna, vituperio e tradimenti e il governo va avanti.