Pier Silvio, Barbara e Marina: il gioco dei 3 figli. Dov’è Berlusconi?

di Daniela Lauria
Pubblicato il 21 Marzo 2014 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA
Pier Silvio, Barbara e Marina: il gioco dei 3 figli. Dov'è Berlusconi?

Pier Silvio, Marina e Barbara Berlusconi

ROMA – Ieri i giornali dicevano Pier Silvio, oggi Francesca Pascale punta tutto su Marina, l’altro ieri era Barbara. Nessuno li obbliga ma secondo i ben informati uno di loro, per forza di cose, dovrà compiere il gran sacrificio e scendere in politica a raccogliere l’eredità del padre ora che è stato interdetto, per due anni, dai pubblici uffici. Il gioco dei tre figli, variante dinastica del trucco più vecchio del mondo, è sulla bocca di tutti. Ma capire dietro quale carta si nasconda realmente Berlusconi è cosa ardua e il dibattito sull’approdo o meno di un Berlusconi junior alla guida di Forza Italia appare più un escamotage della truffa che reale scontro interno.

Affinché il gioco riesca servono almeno tre complici: un conduttore che mescola abilmente le carte e due “finti sfidanti”, due complici che tentano di indovinare dietro quale carta si nasconda l’asso vincente. Nel caso specifico i dissimulatori sono tanti. La prima a puntare le speranze è stata proprio la fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale, che ha confessato al quotidiano nemico la Repubblica: Spero che ci sia sua figlia Marina a raccogliere questa sfida”.

All’interno del partito le tifoserie si spaccano. C’è chi come Francesco Galan profetizza: “Dopo tutte le aggressioni giudiziarie subite da Berlusconi per dovere morale uno dei figli prenderà il posto del padre”.

E chi, come i due capigruppo, smentisce clamorosamente. Renato Brunetta va di slogan: “Berlusconi non ha successori, succede a se stesso”. Paolo Romani, più esplicito: “Per il successo di Forza Italia è importante chiamarsi Silvio Berlusconi, non solo Berlusconi. Non è immaginabile un altro membro della famiglia che scende in campo”.

In mezzo una batteria di dichiaratori è ben piazzata di fronte ai microfoni per smentire il clima anarchico che vige in attesa di trovare una soluzione al gap di leadership. “Forza Italia — assicura Daniela Santanché – non è un partito in declino”. Sulla stessa linea il neoconsigliere politico, Giovanni Toti: “Assicuro gufi e uccelli del malaugurio che Silvio Berlusconi sarà in campo alle europee”.

E a nulla valgono le smentite dei diretti interessati, Marina e Pier Silvio. Resterebbe in campo solo l’ipotesi Barbara per avere il brand di famiglia sulla scheda elettorale. Ma il suo nome in lista si autoescluderebbe in quanto figlia di Veronica Lario. Oltre al fatto che oscurerebbe quello della sorellastra Marina, che nonostante le ripetute smentite, non avrebbe intenzione di lasciarle la scena politica. Pier Silvio lo ha detto esplicitamente: “Sono più utile in Mediaset”. Per il secondogenito di Berlusconi, poi, in politica la successione non vale. “La politica non è una questione di successione, ma di esperienza e competenze. È qualcosa che ti devi guadagnare, non ricevere per nepotismo”.

Lo stesso Berlusconi, nelle conversazioni private a palazzo Grazioli, si dice incerto riguardo al destino politico dei figli: “Ci sto ancora riflettendo, ma preferirei risparmiarglielo“. Ma si può presumere che nella sua scala di preferenze, al primo posto ci sia solo e soltanto lei: Marina, che non a caso è detta la Cavaliera. Di lei si fida, è il suo alter ego nonché espressione del partito Mediaset. Di più, secondo alcuni, lo spiffero su Pier Silvio sarebbe stato proprio una mossa di Marina tesa a far naufragare le voci sulla sorellastra Barbara, troppo popolare e soprattutto figlia di Veronica.

Certo è che la discesa in campo di uno dei figli è, di fatto, appesa alla sentenza del tribunale di Sorveglianza di Milano e al grado di limitazione della libertà che Berlusconi dovrà subire. Appuntamento al 10 aprile.