Pier Silvio Berlusconi: “Faccio il tifo per Matteo Renzi, subito le riforme”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2014 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
Pier Silvio Berlusconi: "Faccio il tifo per Matteo Renzi, subito le riforme"

Pier Silvio Berlusconi (Foto Ansa)

MILANO  – “Faccio il tifo per il governo di Matteo Renzi e spero che arrivino subito le riforme per uscire dalla crisi”. Pier Silvio Berlusconi a sorpresa elogia il premier del Pd, sottolineando che è “il più bravo comunicatore dopo mio padre“.

Il vicepresidente di Mediaset, durante la presentazione del palinsesto a Cologno Monzese, ha escluso che sia mai esistita una trattativa per portare Giovanni Floris in Mediaset: “Ribadisco la mia stima per Floris, che è un ottimo professionista, e ritengo Ballarò un buon programma di approfondimento politico. Ma non c’è mai stata una trattativa concreta tra noi e Floris”.

Parlando dei diritti tv per la Champions League, Pier Silvio che la Coppa dei Campioni possa entrare in uno scambio con Sky.

“TIFO PER RENZI” – Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato:

“La crisi che stiamo vivendo è troppo lunga. Non c’è più un minuto da perdere: come italiano e come imprenditore tifo per le riforme subito e per la fretta del governo. Renzi ha una chance unica e una grandissima responsabilità.

Poi ha aggiunto:

“Avete visto, per la prima volta ho usato le slide, dopo che lo ha fatto Renzi – scherza poi chiacchierando con i giornalisti nello studio 11 di Cologno Monzese che ospita la presentazione dei nuovi palinsesti -. Avevo messo in conto di suscitare sorpresa. Ma in un Paese che ha bisogno di riforme io tifo per Renzi, e chi non lo farebbe con chi ha preso il 40%?”.

Parla ancora da imprenditore:

“Abbiamo bisogno innanzi tutto di stabilità e in secondo luogo di riforme che facciano ripartire l’economia: tifo per un governo che le faccia in fretta. E’ indispensabile intervenire su giustizia, lavoro, tasse, ma è anche importante vedere come sono le riforme, perché vanno fatte bene, e con chi si fanno”.

Per Pier Silvio, Renzi è “il più bravo comunicatore dopo mio padre”:

“La fiducia se la merita, ha fatto un gran lavoro. Speriamo ce la faccia: la cosa peggiore è deludere le promesse – ma sull’entrare in politica al posto del padre dice -. Per fare politica bisogna studiare, essere preparati, non basta il nome. E poi sarebbe da pazzi scendere in campo quando c’è già il più forte di tutti? Non vedo grande concorrenza in giro: se non succede qualcosa, Renzi vince per vent’anni”.

“MAI TRATTATO CON FLORIS” – Il vicepresidente di Mediaset smentisce poi le voci sul passaggio di Floris alle sue reti:

“Ribadisco la mia stima per Floris, che è un ottimo professionista, e ritengo Ballarò un buon programma di approfondimento politico. Ma non c’è mai stata una trattativa concreta tra noi e Floris”.

Parlando della battuta di Floris nell’intervista a Renzi sul presunto “regalo a Mediaset” fatto con la spending review imposta alla Rai, Pier Silvio la definisce “fuori luogo”, ma non entra nel merito del taglio da 150 milioni imposto dal governo a Viale Mazzini:

“Lungi da me farmi gli affari della Rai. Sapete però che momento stiamo vivendo, negli ultimi due anni a Mediaset abbiamo tagliato 620 milioni: mi sembra che fare efficienza sia doveroso. Ma non mi esprimo su questioni come il canone o una o più reti senza pubblicità, ho sempre sostenuto che il servizio pubblico debba esistere per motivi industriali e culturali, è importante per il Paese, per tenere alta l’asticella della competizione con tutte le altre aziende”.

CHAMPIONS LEAGUE – Rispondendo alle domande dei giornalisti, Pier Silvio Berlusconi ha escluso, almeno per il momento, che la Coppa dei Campioni possa entrare in uno scambio con Sky:

“Oggi la strategia di Mediaset prevede l’esclusiva assoluta sulla Champions League. Poi mai dire mai: dipende da come va il mercato, dalle offerte che possono arrivare”.

Piuttosto, spiega, la società stima di guadagnare “centinaia, centinaia, centinaia di migliaia di abbonati” proprio puntando sulla Champions come contenuto esclusivo da sfruttare su tutte le piattaforme,

“digitale terrestre e Internet sicuramente. Il satellite? E’ una possibilità che abbiamo”.

Il vicepresidente di Mediaset si dice comunque “soddisfatto” dell’esito della partita sui diritti contro “un gigante abituato a dominare”, sottolinea senza citare Sky. Dopo il colpaccio sulla Champions, fronte su cui “ci siamo trovati a dover competere”, Mediaset ha “subito un attacco diretto sul digitale terrestre” da parte della tv di Murdoch:

“Le regole dicevano che i pacchetti A e B non si potevano acquistare insieme. Noi abbiamo fatto un’offerta massima accompagnata da altre solo difensive”.

Dalla battaglia sulla serie A, dice,

“Premium esce più forte di prima, con la Champions in esclusiva dal 2015 e le partite delle otto squadre più forti del campionato, che coprono il 90% dei tifosi, nel periodo 2015-2018”. Certo, la prossima sarà “una stagione ottima per l’offerta free, con la Champions e l’Europa League, più complicata per Premium, ma dalla stagione successiva ci rifaremo”.

Mediaset, dopo i tagli da 620 milioni negli ultimi due anni, legati all’efficientamento dei costi,  punta ora a

“coprire e se possibile superare i costi dei diritti del calcio mixando la conquista di nuovi abbonati e l’aumento dei prezzi degli abbonamenti. E’ una sfida coraggiosa ma le stime ci dicono che si può fare”.