Pierre Carniti: "Un governo serio parte da salari e pensioni"

Pubblicato il 1 Aprile 2012 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Qui piu' tasse significa piu' tasse solo per i lavoratori'' e ''i pensionati''. Lo afferma in una intervista all'Unita' l'ex segretario della Cisl Pierre Carniti secondo il quale se Monti ''considera prioritario dare un colpo al debito, utilizzasse gli asset pubblici, introducesse una patrimoniale straordinaria per il 10% di popolazione piu' ricca'' oppure ''un prestito forzoso sempre su chi ha redditi alti, che tra l'altro negli ultimi anni ha beneficiato della possibilita' di arricchirsi senza pagare le tasse''.

''Se il debito e' una corda al collo – aggiunge – lo si affronti con cose serie. Certo, non cambiando l'articolo 18''. Anche perche' ''sono 20 anni che la quota di reddito sul Pil destinata a salari e pensioni e' in calo mentre aumenta quella per rendite e profitti, che nemmeno vengono riutilizzati per investimenti ma prendono altre strade'' come quelle ''dei paradisi fiscali''.

Perre Carniti la recessione ci accompagnera' ''anche il prossimo anno''. E le riforme non bastano? ''Riforme? Occorre molta audacia per definirle cosi'. Vorrei un Paese piu' serio, che chiama le cose col loro nome: sarebbe piu' giusto se ci dicessero 'stringiamo la cinghia sui salari e indeboliamo i diritti' ''.