Pillola Ru486: mons. Fisichella su aborto no anarchia Regioni, decida il Governo
Il Governo deve mettere fine alla situazione «diversificata, anarchica e a macchia di leopardo» che si sta profilando nelle Regioni sulle modalità di utilizzo della pillola abortiva Ru486.
E’ questo l’appello lanciato in una intervista alla Stampa monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia per la vita, rettore dell’Università Lateranense e cappellano di Montecitorio. «L’attuale condizione di incertezza -ha sottolineato – è senz’altro dannosa: e poi così si rinuncia ad educare». Il governo deve quindi fare «un intervento chiarificatore» attraverso linee guida nazionale (il ministro della Salute Fazio ha già annunciato che interesserà della questione il Consiglio Superiore di Sanità, ndr), perché la «discrezionalità delle amministrazioni locali»crea una situazione «triste e allarmante».
Chi ha responsabilità politiche, ha aggiunto mons. Fisichella, «non può non tener conto dei pericoli del farmaco e la decisione sul ricovero ordinario o meno in ospedale non può differire radicalmente da un posto all’altro».
Sulle pagine del Giornale, monsignor Fisichella è poi intervenuto anche sul tema dell’eutanasia, esortando il Parlamento a «elaborare senza ulteriori e inspiegabili ritardi» una «buona legge»: è « sbagliato – ha detto – pensare che su questo tema non servano regole» anche perché non si può «lasciare troppo spazio al sentimentalismo o al pietismo».