Pippo Civati: “No fiducia a questo governo Letta. 50 dissidenti nel Pd”

Pubblicato il 26 Aprile 2013 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Pippo Civati tra Renzi e Bersani (foto Lapresse)

ROMA – Pippo Civati conferma che non voterà la fiducia al governo di Enrico Letta. E conferma che come lui la pensano almeno una cinquantina di parlamentari del Pd. Il deputato del Pd ha parlato a “Un giorno da Pecora“, trasmissione di Radio 2. ”Se il Pd vota un governo con esponenti politici ‘ingombranti’, rischia di morire”, ha detto Civati.

Onorevole – gli chiedono Sabelli Fioretti e Lauro – le piacciono i nomi di D’Alema, Alfano, Brunetta e Gelmini nel nuovo Governo? ”Sono la logica conseguenza di aver scelto questa scelta di governo”. Che esecutivo vorrebbe lei? ”Io vorrei un governo di scopo, limitato nel tempo con degli impegni precisi e senza politici ingombranti come quelli che abbiamo appena nominato”.

Lei rischia l’espulsione, qualora voti contro la nascita di questo governo: sono le sue ultime ore nel Pd? ”Potrebbe essere uno degli ultimi giorni del Pd, piu’ che altro”.

Secondo lei se il Pd vota il governo Letta con all’interno questi politici rischia di morire? ”Sarebbe una di quelle svolte indimenticabili, che come tale andrebbe salutata…”

Lei come votera’? ”In questo momento voto contro, poi vedremo”.

Quanti siete voi dissidenti? ”Quelli a disagio sono cinquanta, quelli che invece si manifesteranno sono la meta”’ ha detto Civati

Civati ha sparato a zero sui suoi colleghi: ”Mi fanno ridere quelli che nel Pd la settimana scorsa dicevano ‘mai al governassimo’ e ora lo votano”.

A quali colleghi del PD si riferisce? ”Piu’ o meno tutti i dirigenti del Partito Democratico”. Per lei, in questo nuovo governo, sarebbe peggio avere D’Alema agli Esteri o Brunetta al Lavoro? ”Sicuramente Brunetta al Lavoro, sarebbe traumatico”. E le piacerebbe meno D’Alema agli Esteri o Violante alla Giustizia? ”Violante alla Giustizia, e’ scivoloso”

Secondo lei questo e’ un governo Letta o un governo Berlusconi? ”Tutte e due le cose”.

Si spieghi meglio. ”Mi pare che il principale azionista, colui che sta dettando l’agenda, sia Berlusconi”. Si dice che lei potrebbe essere espulso a breve: lei si sente gia’ fuori dal PD? ”Dai toni che si usano mi pare di si”’.

E cosa fara’ se la cacciano, andra’ nel Gruppo Misto? ”No, magari sto a casa”. E lascera’ la carica di deputato? ”Perche’ no? Faro’ una valutazione con chi mi ha eletto”.