Pizza e birra valgon più di liceo e tampone. Firmato Toti, Bonaccini…

di Riccardo Galli
Pubblicato il 26 Ottobre 2020 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus. Pizza e birra valgon più di liceo e tampone. Firmato Toti, Bonaccini...

Pizza e birra valgon più di liceo e tampone. Firmato Toti, Bonaccini… (Foto d’archivio Ansa)

Pizza e birra quanto valgono nella scala dei valori presidiata e difesa dalle istituzioni dette Regioni?

Una lettera dei Presidenti delle Regioni, una lettera al governo firmata Bonaccini e poi spiegata a voce da Toti offre esauriente domanda alla risposta. Una pizza e una birra sono meno sacrificabili di un liceo o di un tampone.

REGIONI PER LA CHIUSURA DELLE SCUOLE 

Le Regioni, gli uomini e le donne dei governi regionali hanno fortemente spinto, anzi fortemente e formalmente chiesto che le scuole superiori fossero chiuse al 100 per cento. Insomma chiuse tutte e subito.

Le stesse Regioni hanno formalmente chiesto, anche se non  ottenuto, che bar e ristoranti restassero aperti fino alle 23 o 24 e non chiusi alle 18.

E’ una scelta chiara, messa nero su bianco. Una chiara scelta di valori e di priorità.

BAR E RISTORANTI FANNO PIL E VOTANO, STUDENTI NO

Il perché della scelta che chiuda la scuola ma resti aperto il bar è anch’esso trasparente. Eccolo: bella la scuola, ma non è roba che si mangia. Non fa Pil. Scuole chiuse e nessuno si lamenta o ci rimette: stipendio corre e promozioni arriveranno comunque. E’ questo il pensare e il valutare della classe dirigente e governante espressa dalle Regioni.

Capitale umano, e che sarà mai? Anche questa roba che non si mangia. Bar e ristoranti fanno Pil, scuola no. E non inganni il tenere aperte scuole elementari e medie. Non lo si fa per salvaguardare formazione, didattica, scolarità. Lo si fa solo perché i piccoli delle elementari e medie se scuole chiuse devono restare a casa e bloccare a casa i genitori. Elementari e medie vengono tenute aperte solo perché altrimenti si lamentano i genitori che, a loro volta, fanno Pil e consenso. Mentre alunni e scolari non fanno Pil e, se non li mando a scuola, neanche protestano.

SI UCCIDE COSI’ UNA GENERAZIONE? SI’ E CON FEROCIA

La cultura del bar e ristoranti aperto e licei chiusi è feroce verso la generazione dei figli e nipoti. Si carica su questa generazione una montagna di debito pubblico da pagare (o davvero si crede tutti i deficit e i debiti verranno abbonati per magia?) e li si priva sistematicamente delle competenze per reggere la fatica e il peso del produrre ricchezza.

Qualcuno ha idea del danno (danno economico, se di quello umano ce ne si vuol fregare) di due anno scolastici fittizi? Importa a qualcuno della classe dirigente, degli eletti? 

Le scuole dovrebbero restare aperte più degli ospedali. Ma pochissimi lo capiscono e i più tifano per chiuderle. Perché è facile. Ma anche per quella scala di valori e di priorità di cui la lettera dei presidenti delle Regioni è manifesto. Non solo pizza e birra vengono prima di un liceo. Ma anche di un tampone.

TROPPI CONTAGIATI? RIDUCIAMO I TAMPONI

Eccola la seconda proposta delle Regioni: tamponi solo ai sintomatici. E’ una proposta di governo, il governo delle cose che la nostra classe dirigente sa esprimere. Non si riesce, non siamo capaci di organizzare tamponi nella quantità necessaria e di effettuarli in modalità non caotiche e non siamo in grado di fornire referti in tempo ridotto? La soluzione è semplice: diminuiamo i tamponi, restringiamo l’area dello a chi spetta e vedrai ci saranno meno file e anche, guarda un po’, meno contagiati. Basta non cercarli coi tamponi. Magari sono al bar o a ristorante.