Adriana Poli Bortone, la “pasionaria” di destra che non piace ai “commilitoni”

Pubblicato il 28 Gennaio 2010 - 20:21 OLTRE 6 MESI FA

Adriana Poli Bortone è una donna di destra che però proprio a destra ha “nemici” potenti. In un articolo pubblicato sul Giornale, Giancarlo Perna ha tracciato un profilo della candidata alla presidenza della Regione Puglia. Una candidata sostenuta dall’Udc ma non dal Pdl, tra le cui fila è stata eletta in Senato.

Ex sindaco di Lecce, la Poli Bortone ha un passato controverso anche nei rapporti con gli alleati: nel suo “palmares” può “vantare” dissapori con big come Almirante e Fini e con ras locali come Fitto e Mantovano.

Quando era deputato dell’Msi fece innervosire non poco Giorgio Almirante: il leader missino non gradì la relazione che l’intraprendente Adriana aveva con il comunista Franco Ferri: lei, sposata, “flirtava” con un rivale politico di vent’anni più vecchio. Per la cronaca, si parla di uno che ha diretto l’Istituto Gramsci. La loro storia era cosa nota all’interno di Montecitorio, ad Almirante però non piaceva e glielo mandò a dire.

Poi c’è Fini: tra i due c’era un legame che sembrava indissolubile, tanto che l’ex segretario di An l’aveva nominata nel 2006 coordinatrice del partito in Puglia. Con l’elezione in Parlamento nel 2007, la Poli Bortone si aspettava un ruolo da ministro. Quando sembrava fatta per il dicastero delle Politiche Comunitarie (aveva alle spalle un’esperienza decennale come eurodeputato), fu sorpassata all’ultimo da Andrea Ronchi.

La delusione fu tale che l’ex primo cittadino leccese passò al gruppo parlamentare dell’Udc e fondò il movimento “Io Sud”. E non è un caso quindi che adesso ad appoggiarla sia proprio il partito di Casini.

Infine Fitto: il ministro per gli Affari Regionali non digerisce evidentemente qualcuno che sia così apprezzato nel suo “feudo” Salento. Abituato ad un ruolo di reuccio incontrastato, l’ex governatore non ha mai sponsorizzato una personalità che avrebbe rischiato di metterlo in ombra. E non si è smentito nemmeno stavolta, sostenendo alle regionali di marzo il nome di Rocco Palese.

Eppure è opinione comune che la Poli Bortone abbia tutte le carte in regola per poter competere con Nichi Vendola: innanzitutto ha un’analoga capacità di “scaldare le piazze”; poi ha un’altra capacità che di questi tempi farebbe comodo alla destra: quella di riuscire a tenere uniti tutti i pugliesi malcontenti dell’attuale gestione della Regione.

Infine, la Poli Bortone è una vera donna meridionale: così legata alla tradizione che ha aggiunto al proprio cognome di famiglia (Poli) quello del marito Giorgio Bortone.