ROMA – Un tricolore lungo circa 60 metri è stato srotolato dal popolo viola che sta manifestando davanti l’aula di Montecitorio. E’ l’inizio della giornata della democrazia, una mobilitazione che, fra diversi appuntamenti, andrà avanti fino alla mezzanotte per dire “no” alle leggi ad personam e “per tenere alta la guardia a difesa della Costituzione” come recita uno striscione presente in piazza.
Molte le bandiere viola, ma presenti al presidio anche le bandiere di Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori e di Fli. Mancano invece bandiere del Partito Democratico che terrà una manifestazione a Piazza del Pantheon alle 18.
Negli interventi che si susseguono al megafono si è dato spazio alla “lista della vergogna”, “i 37 provvedimenti ad personam approvati dal 1994 ad oggi”: dalla legge Biondi al falso in bilancio, dal Mandato di cattura europeo al condono fiscale del 2002. Ad ogni provvedimento dei 37 segue il grido “vergogna” della piazza.
Al passaggio di Daniela Santanchè, le manifestanti presenti sulla piazza hanno prima invitato l’esponente Pdl “a parlare con le donne per capire che significa essere donna” e poi hanno intonato l’Inno di Mameli. La Santanchè, fermandosi a commentare con i cronisti ha detto: “Non è vero che il governo è fermo. Noi siamo impegnati sull’immigrazione, su Lampedusa che, come possono vedere tutti, è ormai svuotata. Tra le tante cose che il governo deve fare c’è la riforma della giustizia di cui il Paese ha bisogno”.
(Foto LaPresse e dalla rete)