Pressing di Bossi per il voto, spunta ipotesi novembre. Ma Berlusconi frena

Pubblicato il 7 Settembre 2010 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

La Lega che preme per le urne (e sembra azzardi anche la data per novembre) e il Pdl che frena: a vertice ancora in corso ad Arcore ciò che trapela è ancora questa contrapposizione. Umberto Bossi al vertice da Silvio Berlusconi ribadisce di essere pronto ad andare al voto di fronte ad uno stallo della maggioranza. Ma il premier resta orientato ad attendere di verificare il comportamento dei ‘finiani’ in Aula.

La delegazione del Carroccio, secondo qualcuno, avrebbe anche azzardato l’ipotesi di un voto anticipato a fine novembre, proponendo le date del 27 e 28.

”Si tratta solo di un’ipotesi, loro sono più propensi di noi al voto, anche se tutti siamo favorevoli ad andarci se non fosse possibile governare. Ma al momento il Pdl è più favorevole a verificare come stanno le cose in Parlamento”, riferisce all’Ansa una fonte del centrodestra bene informata sull’andamento dell’incontro. Sottolineando che su questa linea si sarebbe espresso anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni.

Il coordinatore Pdl Ignazio La Russa durante una pausa ha commentato: “Che la Lega spinga per andare al voto anticipato non è un segreto e i giornali sono pieni delle posizioni dei singoli esponenti che non devo scoprire io, ma noi confidiamo che la maggioranza possa andare avanti”.

La Russa ha spiegato che con Berlusconi e la Lega “è in corso una discussione amichevole in cui si valuta cosa è successo, le prospettive di andare avanti, ma anche che se si fosse costretti ad interrompere la legislatura, di andare al voto”. Sul discorso di Fini, La Russa ha spiegato che più delle parole conteranno “gli atti parlamentari” aggiungendo che con l’ex leader di An “nessuno ha mai parlato di compromesso. Fini è presidente della Camera e non un capo di partito. Semmai è capo di un gruppo e, su questo, lo abbiamo avvertito”.

Prima dell’incontro con i leghisti Berlusconi ha fatto un pre-vertice con: Franco Frattini, Mariastella Gelmini, Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto, Niccolò Ghedini.

Come ha detto Cicchitto lasciando Arcore, le cose si sveleranno in Parlamento, non prima. Solo in Aula il premier potrà verificare se il sospetto che i finiani intendano solo ”logorare”il governo sia vero. Insomma Berlusconi sta cercando di provarle tutte prima di gettare la spugna e avviarsi – suo malgrado e sempre che il Quirinale non decida altrimenti – a delle rischiosissime elezioni anticipate, opzione che invece per i leghisti sembra l’unica soluzione.