Primarie Milano, sfida tra “creativi”: Proforma “sconfitta”, vince la 77 Agency

Le primarie del Pd a Milano non sono state solo una sfida politica, ma anche una battaglia tra “creativi”: e, una volta tanto, la Proforma è stata “sconfitta”. Proforma è l’agenzia di comunicazione specializzata in advertising, comunicazione politica ed istituzionale, multimedia e web che si è occupata della campagna elettorale di Stefano Boeri, il candidato “ufficiale” del Pd che ha perso la consultazione. Proforma è un’agenzia di creativi pugliesi che è diventata celebre per aver oraganizzato le campagne “vincenti” di Nichi Vendola alla Regione Puglia (si parla della prima elezione a governatore) e di Michele Emiliano al Comune di Bari (di Emiliano ha curato anche la campagna relativa alla segreteria regionale del Pd, e anche in quella occasione il sindaco vinse).

Invece stavolta i “ragazzi dei miracoli” di Bari hanno dovuto “arrendersi” di fronte alla squadra che ha supportato Giuliano Pisapia. Lo staff dell’avvocato era composto da quattro volontari che andavano ad aggiungersi quattro professionisti della Sec per comunicazione e eventi (la Sec di Fiorenzo Tagliabue ha curato la campagna elettorale di Formigoni). La direzione creativa è stata curata da Antonio Steffenoni e la comunicazione web da 77Agency e da Buongiorno Digital. E per rendersi conto dei numeri, basti pensare che, nell’era dei social network, la pagina Facebook di Pisapia conta al 16 novembre 13 mila fan. Quella di Boeri invece solo 5435. Pisapia, dunque, ha costruito la sua vittoria partendo dalla comunicazione digitale: un tratto che lo accomuna ancora di più a Nichi Vendola (l’altro è stato la capacità di battere, da indipendente, il candidato “ufficiale” del Pd).

Il team di Boeri era invece composto da una quindicina di persone in tutto: innanzitutto Michele Brunello, architetto come lui, che ha coordinato la campagna elettorale. Accanto a lui c’era il fotografo Denis Curti, direttore di Contrasto. Poi sette creativi delle agenzie Proforma e Ideificio. I rapporti con i media erano curati da Community Group, mentre il sito è stato curato da Developing e da LeftLoft. Lo spin doctor è stato il direttore comunicazione dell’Inter, Pierfrancesco Barletta.

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