Primarie Pd, Garante Privacy dà ragione a Renzi: “Albo non può essere pubblico”

Pubblicato il 31 Ottobre 2012 - 16:49 OLTRE 6 MESI FA
Il Garante della Privacy dà ragione a Matteo Renzi: “L’albo degli elettori alle primarie del Pd non può essere pubblico” (Lapresse)

ROMA – Il Garante della Privacy dà ragione a Matteo Renzi: l’albo degli elettori per le primarie di centrosinistra non può essere pubblico. L’Autorità che ha esaminato la segnalazione presentata nei giorni scorsi dal Comitato per la candidatura alle primarie del sindaco rottamatore, “ne ha escluso la diffusione”. ”L’albo – si legge in una nota diffusa dall’Authority – verrà utilizzato esclusivamente ai fini delle verifiche legate alle operazioni di voto”.

”Il Comitato della Coalizione ha escluso la diffusione, anche online, dei dati personali forniti in occasione della sottoscrizione del ‘pubblico appello’, l’Autorità ha previsto che il Comitato fissi comunque modalità di conoscibilità dei dati che non diano luogo a quelle forme di diffusione che lo stesso Comitato ha inteso escludere la sottoscrizione del ”pubblico appello”. 

Le segnalazioni – sottolinea il Garante – avevano sollevato profili di criticità riguardo alla possibile diffusione delle informazioni concernenti i partecipanti alle elezioni, in particolare relativamente all’eventuale diffusione dei nominativi dei sottoscrittori del ”pubblico appello” e degli iscritti all’ ”albo degli elettori” e al rilascio del consenso informato in occasione della raccolta dei dati.

Il Garante, prosegue la nota, ha formulato le proprie valutazioni ”riguardo ai soli profili di protezione dati con l’esclusione di qualsiasi considerazione di merito sulle disposizioni regolamentari adottate che esulano dalla sua competenza, tenuto conto dell’autonomia organizzativa propria delle associazioni politiche”.

Entrambe le operazioni, – ha osservato l’Authority – comportano un ”trattamento di dati personali di natura sensibile, in quanto idonei a rivelare le opinioni politiche o l’adesione a partiti, associazioni o organizzazioni a carattere politico. Tenuto conto che il Comitato della Coalizione ‘Italia. Bene Comune‘ ha escluso la diffusione, anche online, dei dati personali forniti in occasione della sottoscrizione del ”pubblico appello”, l’Autorità ha previsto che il Comitato fissi comunque modalità di conoscibilità dei dati che non diano luogo a quelle forme di diffusione che lo stesso Comitato ha inteso escludere”.

E i renziani esultano: ”Il Garante della Privacy ci ha dato ragione su tutto: ci sarà quindi la possibilità della preiscrizione online e la tutela dei dati sensibili per tutti gli elettori! Avremo quindi primarie più libere di quelle pensate dall’apparato del Pd al quale la prepotenza non ha portato fortuna!!! Spiace..”. Lo scrive su Facebook Roberto Reggi, coordinatore della campagna per le primarie di Renzi.