Primarie Pd Torino: Stefano Lo Russo candidato sindaco centrosinistra, Tresso sconfitto di poco

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 14 Giugno 2021 - 08:22 OLTRE 6 MESI FA
Primarie Pd Torino: Stefano Lo Russo candidato sindaco centrosinistra, Tresso sconfitto di poco

Primarie Pd Torino: Stefano Lo Russo candidato sindaco centrosinistra, Tresso sconfitto di poco (Foto Ansa)

Stefano Lo Russo ha vinto le primarie del Pd a Torino. Sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni comunali. Ha vinto il favorito, ma meno nettamente rispetto alle previsioni. Francesco Tresso, arrivato secondo, ha preso solo 300 voti in meno.

Stefano Lo Russo vince primarie Pd Torino ed è candidato sindaco

E’ Stefano Lo Russo il candidato sindaco di Torino per il centrosinistra. Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, professore ordinario di Geologia al Politecnico, ha vinto le primarie. Un risultato atteso, dal momento che era il favorito della vigilia, ma non scontato. Dal secondo, il civico Francesco Tresso, lo separano meno di trecento voti, appena il 2 per cento dei 11.631 suffragi.

“Grazie ai cittadini che hanno partecipato alle primarie a Torino, le prime al tempo del Covid. Grazie ai candidati che hanno animato una bella competizione e complimenti al vincitore Stefano Lo Russo”, commenta su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

Lo Russo è stato assessore comunale con Fassino

Lo Russo, 46 anni a ottobre, già assessore comunale nella giunta di Piero Fassino, dovrà cercare di riconquistare Torino. Quella che fino alla vittoria M5s di Chiara Appendino, cinque anni fa, era una roccaforte rossa.

Ha ottenuto 4.229 voti, il 37 per cento del totale. L’outsider Tresso, candidato civico, si è fermato al 35 per cento con 3.932 voti. Seguono il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Enzo Lavolta, con 2.863 voti, il 25 per cento, e con 257 voti il radicale Igor Boni (3 per cento).

Primarie Torino: i commenti a caldo

“Questo non è un punto di arrivo ma di partenza, ora tutti uniti per portare a casa il vero obiettivo: la vittoria del centrosinistra a Torino”, commenta a caldo Lo Russo, che ha vinto nelle zone non centrali e in 23 sezioni contro le 12 del secondo.

“C’è una riflessione profonda politica da fare su come dovremo impostare la campagna elettorale – osserva il vincitore delle primarie – perché è evidente che il centrosinistra ha in questo momento una debolezza strutturale soprattutto nella periferia nord. Adesso si tratta di partire insieme, uniti, a cominciare da Francesco, Enzo e Igor (gli altri tre candidati ndr), ma soprattutto coinvolgendo la coalizione del centrosinistra”.

E non solo, visto il buon risultato ottenuto dal Polo civico. “È evidente che la coalizione di centrosinistra non può fare a meno di una forza civica che sia davvero capace di ampliare il nostro campo di gioco, avvicinando mondi che altrimenti non troverebbero adeguata rappresentanza”, osserva Tresso, secondo cui “è chiaro che da domani la linea politica deve essere condivisa per trasformare le diverse articolazioni della coalizione in una forza di governo che sappia contrastare e superare la proposta della destra”, che ha già lanciato la sfida aderendo alla proposta del civico Paolo Damilano.

Manca ancora il candidato del Movimento 5 Stelle, che fino all’ultimo ha fatto il tifo – senza successo – per Lavolta, l’unico che si era detto pronto ad allargare la coalizione. “La coalizione ha un perimetro definito, deve restare compatto per il voto di quest’autunno, occasione di riscatto per Torino – ha detto al riguardo Lo Russo nelle scorse ore -. Da lunedì penseremo alle elezioni”.