Primarie Pdl, Alfano: “Nessuna marcia indietro. Election day o sarà crisi di governo”

Pubblicato il 1 Dicembre 2012 - 17:57| Aggiornato il 2 Dicembre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano (Foto Lapresse)

ROMA – Sulle primarie del centrodestranon è stata fatta nessuna marcia indietro”: il segretario del Pdl Angelino Alfano cerca di placare gli animi dopo le polemiche e conferma, dopo l‘incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi: ”Le abbiamo fissate per il 16 di dicembre” e oggi ”non è avvenuta nessuna marcia in dietro”.

E sull’election day, Alfano avverte il governo: il Pdl non esclude di poter aprire una crisi di governo qualora l’esecutivo non ponesse ”rimedio immediato” al nodo dell’election day.  ”Daremo battaglia sull’election day. Questa è una follia; fare votare a distanza di un mese è una follia. Porteremo fino in fondo questa battaglia”.

”Ci siamo battuti per evitare che venissero buttati dal balcone 100 milioni di euro e ora sembra che siamo tornati punto e a capo”, ha detto Alfano parlando con l’Ansa. ”Il governo ponga rimedio immediatamente perché è inaccettabile che si voti in alcune grandi regioni italiane poche settimane prima che si voti alle politiche”.

Alla domanda se il Pdl non escluda di provocare una crisi di governo se il governo Monti non accettasse le richieste del Pdl, Alfano ha risposto: ”Non ci sentiamo di escluderla. Perché la posta in gioco è alta e per qualche settimana di differenza tra una e l’altra scadenza si rischia di bruciare centinaia di milioni di euro e di fare male alla democrazia”, ha concluso preferendo non rispondere ad altre domande.

Per quanto riguarda le primarie del centrodetsra, ad Arcore, ha detto Alfano, ”abbiamo ribadito la nostra favorevole opinione sulle primarie. C’è da lavorare per costruire il centro destra con un grande partito. Ho ribadito la mia ferma opinione relativa alla unità del Pdl” trovando la ”grande disponibilità di Berlusconi”.

L’eventuale ridiscesa in campo di Berlusconi con una sua candidatura ‘‘è una scelta che spetta a lui, ma non me l’ha manifestata formalmente. Se ci saranno decisioni in questo senso sarà lui a comunicarlo”.

Dopo quasi cinque ore di riunione ad Arcore insieme a Gianni Letta, Alfano ha detto di aver “trovato in Berlusconi grande disponibilità a mantenere unito il Pdl”.

”Abbiamo parlato delle varie ipotesi della costruzione di un nuovo movimento ma io ho fatto presente che la cosa più giusta da fare è stare uniti perché uniti è più facile vincere, anche cambiando il nome, se serve”. Da Berlusconi, ha ribadito Alfano, c’è ”grande disponibilità a mantenere unito il Pdl, ma c’è un’esigenza di rinnovamento che lo ha spinto a considerare anche altre ipotesi”.

Spera nelle primarie del centrodestra, e nella data del 16 dicembre, soprattutto Giorgia Meloni. ”Ho trascorso tutta la mattinata con centinaia di persone provenienti da tutta Italia per riflettere su ciò che sta avvenendo nel centrodestra italiano. Prendo atto positivamente delle parole del segretario Angelino Alfano sulle primarie, ma nel caso in cui queste non dovessero celebrarsi il 16 dicembre, convocheremo a Roma per quel giorno una grande manifestazione, dal titolo ‘Le primarie delle idee’ nella quale chiedere al centrodestra di rifondarsi. Ho chiesto a Guido Crosetto e Alessandro Cattaneo di aderire all’iniziativa e insieme costruiremo una comune piattaforma di valori e programmi da cui ripartire”.