Primarie Pdl, saranno low cost. Biancofiore: “Ma io non ho i soldi di Samorì..”

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 23:48 OLTRE 6 MESI FA
Micaela Biancofiore (Foto Lapresse)

ROMA – Primarie low cost per il Pdl: è il diktat arrivato da via dell’Umiltà. I tesorieri Rocco Crimi e Maurizio Bianconi l’hanno detto chiaramente: dal partito nemmeno un soldo, basterà il contributo di 2 euro a voto per il finanziamento. Ma per i candidati meno abbienti è la crisi. Michaela Biancofiore insorge: “Ma io non ho gli stessi soldi di Samorì…” 

La linea di austerità tracciata dall’Ufficio di Presidenza fissa un tetto a 200 mila euro, ma per una campagna vincente ce ne vogliono almeno 100 mila. Limite non indifferente per i candidati più poveri di mezzi come Michaela Biancofiore che lamenta: “Non ho mica i soldi di Samorì che dice di aver raccolto 40mila firme, io le firme devo andare a cercarle una ad una sul territorio, per ora ne ho raccolto 9mila”.

E poi chi paga i gazebo e la propaganda elettorale? L’affitto di un chiosco invernale costa sui 400 euro al giorno, che fanno 2.800 a settimana, 12 mila in un mese. Poi bisogna calcolare le spese di volantini, santini, cene con potenziali elettori ecc. Dal partito dicono che ai gazebo potrebbero provvedere i coordinamenti provinciali. Sul resto bisogna mettere mano alle proprie tasche.

E gli straordinari ai dipendenti di via dell’Umiltà per la maratona delle primarie? E i costi della consultazione online (software, materiale pubblicitario)? La corsa per la guida del centrodestra si fa sempre più dura.