ROMA- Le critiche alla Chiesa per i privilegi e le esenzioni di cui gode da tempo immemore sono, per l’Avvenire, un ”attacco” ingiusto, ingiustificato e che colpisce soprattutto il no profit. Lo scrive oggi Avvenire, che dedica al tema – in forte evidenza in questa fase di crisi economica e di polemiche sulla manovra – ampio spazio, con la risposta del direttore Marco Tarquinio alla lettera di un lettore, un editoriale firmato da Umberto Folena e una pagina che punta a spiegare come funzionano realmente le agevolazioni fiscali nel mirino.
TASSE, FARE CHIAREZZA – ”Fare chiarezza” e’ il dichiarato intento del giornale dei vescovi in un articolo titolato ”Chiesa e no profit nel mirino. Agevolazioni, ecco la verita’ ”. All’interno si spiega che l’esenzione Ici, uno dei punti sollevati da chi parla di privilegi della Chiesa, ”riguarda tutte le attivita’ non commerciali di rilevante valore sociale, anche laiche, e non e’ costruita ad hoc per le istituzioni cattoliche”. Che lo sconto del 50% sull’Ires ”riguarda soggetti no profit impegnati in opere di beneficienza e assistenza. Non solo quelli di ispirazione cattolica”. Nessun aiuto ad hoc, dice Avvenire. Quanto all’8 per mille, ”nel 2010 le assegnazioni alla Cei sono ammontate a 1 miliardo e 67 milioni di euro. L’impiego delle somme puo’ essere verificato su www.8xmille.it”.
LA RISPOSTA DI TARQUINIO – ”Parlar male della Chiesa – dice il direttore – e’ tentazione antica e ritornante”. ”Negli ultimi giorni le puntate – radicalmente ispirate – sono continuate. Nessuna novita’, solita maliziosa deformazione delle cose con conseguente opera di disinformazione”. A molti ”da’ fastidio” ”una Chiesa che sa ascoltare la gente, che ne amplifica la voce e le attese,che ne’ sostenuta e la sostiene”.
L’EDITORIALE – Attraverso il ritornello ”quelli che…”, l’articolo se la prende anche con parte della stampa, scrivendo tra l’altro: ”Quelli che sul loro giornalone da 500mila copie denunciano con veemenza che la Chiesa italiana nasconde il rendiconto dell’8 per mille. Quelli che, e sono gli stessi, da 20 anni pubblicano il rendiconto in una loro pagina acquistata dalla Chiesa”. E conclude: ”Quelli che tante panzane messe in fila e ripetute ossessivamente diventano una verita’ ”.
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