Processo breve, Fini: “Pronto a ridurre i tempi in caso di ostruzionismo”

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini (© Marco Merlini / LaPresse)

ROMA – Il presidente della Camera Gianfranco Fini è pronto a ridurre sul processo breve i tempi in caso di ostruzionismo: ”Ove dovessero riproporsi nelle prossime sedute situazioni analoghe la presidenza della Camera, in mancanza di una espressa previsione regolamentare sulla durata degli interventi, ridurrà il tempo massimo degli interventi in relazione al numero degli iscritti a parlare”.

Fini ha fatto riferimento all’ostruzionismo sul processo verbale della seduta precedente da parte dell’opposizione. Alla conferenza dei capigruppo Fini ha puntualizzato che quanto è avvenuto sarà oggetto di un approfondimento da parte della Giunta per il Regolamento di Montecitorio. Chi era presente alla riunione riferisce che la decisione del presidente Fini è stata giudicata ”tardiva” dalla maggioranza ed ”inopportuna” dai rappresentanti dell’opposizione.

Non entrando nelle motivazioni che possono aver indotto ”così tanti deputati” a parlare sul processo verbale ”esercitando legittimamente una facoltà prevista dal regolamento, Fini ha rilevato che ”la lettura e l’approvazione del processo verbale costituiscono il primo, necessario ed indefettibile atto della seduta, presupposto imprescindibile per consentire all’Assemblea di avviare la trattazione nel merito dei punti iscritti all’ordine del giorno. In questo senso la presidenza, mentre non può che restare neutrale di fronte al libero esercizio delle facoltà procedurali consentite ai deputati nell’esame dei provvedimento, non puo’ del pari non sottolineare come molteplici richieste di intervento, cui conseguono effetti dilatori rispetto ad un adempimento istituzionale come l’approvazione del verbale, rischino, se reiterate, di compromettere la funzionalità della Camera. Da qui la necessità di un bilanciamento fra le varie esigenze in gioco”. Per questi motivi, ha concluso Fini, ”ove dovessero riproporsi nelle prossime sedute situazioni analoghe la presidenza della Camera, in mancanza di una espressa previsione regolamentare sulla durata degli interventi, ridurrà il tempo massimo degli interventi in relazione al numero degli iscritti a parlare”.