Processo Maroni, il pm chiede due anni e mezzo: “Favorì l’amica per il viaggio a Tokyo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2018 - 17:38| Aggiornato il 23 Marzo 2018 OLTRE 6 MESI FA
roberto maroni processo

Processo Maroni, il pm chiede due anni e mezzo: “Favorì l’amante per il viaggio a Tokyo”

MILANO – Il pm di Milano Eugenio Fusco ha chiesto due anni e sei mesi di reclusione nei confronti di Roberto Maroni, governatore uscente della Regione Lombardia, tra gli imputati a Milano per le presunte pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto di lavoro a Maria Grazia Paturzo e Mara Carluccio, sue ex collaboratrici al Viminale.

Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela

“La presenza di Maria Grazia Paturzo nella delegazione del viaggio a Tokyo era dettata esclusivamente dalla relazione affettiva” con Roberto Maroni ed è “in questo contesto che si inserisce la condotta di Maroni affinché la società Expo si accollasse le spese“. Maroni rinunciò poi al viaggio in Giappone e al suo posto andò l’allora vicepresidente della Lombardia, Mario Mantovani. La Paturzo a quel punto, ha proseguito il pm, “scomparve” e non partecipò alla missione.

Chiesti anche due anni e due mesi per Giacomo Ciriello, capo della segreteria politica del governatore. Chiesta inoltre la condanna di Andrea Gibelli, segretario generale del Pirellone, a un anno di reclusione e 800 euro di multa, mentre per Mara Carluccio la proposta è di 10 mesi e 800 euro di multa.

Il pubblico ministero, prima di concludere la requisitoria, ha spiegato che l’indagine è stata “in presa diretta”, cioè “che tutto quello che è avvenuto si è appreso dalle telefonate a cui poi sono stati trovati riscontri”.

Il pm Fusco ha inoltre tenuto a sottolineare che Maria Grazia Paturzo e Mara Carluccio “in tutta questa storia non si sono mai mosse e sono rimaste sempre a Roma, in piazza del Gesù”, dove ha sede l’ufficio di rappresentazione di Regione Lombardia, “andando in ufficio quando volevano, prima o dopo i loro contratti. Questo credo sia una grande anomalia – ha sottolineato – così come l’eccessiva rapidità nelle procedure di assunzione per entrambe”.

Per tutti gli imputati, il pm ha comunque chiesto le attenuanti generiche.