Mediaset: Berlusconi chiede legittimo impedimento, i giudici respingono

Pubblicato il 5 Ottobre 2011 - 15:19 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Silvio Berlusconi chiede il rinvio dell’udienza odierna del processo Mediaset per legittimo impedimento, i giudici glielo negano. La bocciatura dei giudici del processo Mediaset relativa alla richiesta di legittimo impedimento, potrebbe portare la presidenza del consiglio anche a sollevare un conflitto di attribuzione, come e’ gia’ accaduto per una analoga bocciatura di legittimo impedimento nel marzo 2010. Proprio oggi la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dal governo contro il Tribunale di Milano proprio in relazione a quell’udienza.

Il presidente del Consiglio, tra gli imputati al processo per i diritti Tv Mediaset, tramite la difesa aveva chiesto il rinvio o lo stralcio dell’udienza per legittimo impedimento. A chiedere i legittimo impedimento del premier e’ stato uno dei suoi difensori, Piero Longo, che ha specificato che Silvio Berlusconi ha un ”impegno istituzionale” a Roma, l’incontro con il primo ministro della Repubblica Macedone, i cui ”orari” si sovrappongono con quelli dell’udienza, udienza in cui si devono sentire due testimoni da Montecarlo via rogatoria, e che il presidente del collegio Edoardo D’Avossa aveva spiegato di non poter spostare in quanto la fissazione della data della stessa rogatoria dipendeva dall’autorita’ giudiziaria monegasca.

Tale spiegazione il presidente del collegio l’aveva data proprio in quanto i difensori del Silvio Berlusconi avevano già anticipato non solo l’impedimento del premier ma anche il loro impedimento per oggi. Dopo di che, lo scorso 30 settembre avevano fatto pervenire in cancelleria un fax in cui si dichiarava che sia i legali sia il capo del governo erano impossibilitati a presentarsi in aula, al fax ha fatto seguito un documento.  I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto la richiesta della difesa di Berlusconi.

Il presidente del collegio, Edoardo D’Avossa, respingendo la richiesta di legittimo impedimento per Sivlio Berlusconi, ha spiegato come ”l’interesse prevalente” sia quello di svolgere oggi la rogatoria per un testimone da Montecarlo ”e avviata quattro anni fa”. Il giudice si e’ anche richiamato ai principi della Consulta, che ha affrontato la questione del legittimo impedimento della ”necessita’ di collaborazione tra le parti” e del ”Contemperamento degli interessi”.