Processo Mediaset, Pm: “Legittimo impedimento incostituzionale”

Pubblicato il 12 Aprile 2010 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA

Il Pm Fabio De Pasquale ritiene che il nuovo provvedimento sul legittimo impedimento sia in parte incostituzionale in quanto la legge disciplina il legittimo impedimento ma “nulla dice sulle ipotesi di assoluta impossibilità a comparire”.

Sulla impossibilità a comparire dovrebbe, a suo avviso, decidere il giudice caso per caso.

Il pm De Pasquale ha affrontato la questione quando la difesa di Silvio Berlusconi, nel processo per i diritti televisivi di Mediaset, ha chiesto un rinvio al 21 luglio sulla scorta del provvedimento promulgato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed entrato in vigore nei giorni scorsi.

I difensori hanno depositato un documento della segreteria generale della Presidenza del Consiglio in cui si faceva riferimento a impegni continuativi del premier. Per il pm, però, questa certificazione non basta perché, qualora il giudice non verificasse caso per caso, si creerebbe un “blocco della giurisdizione”.

Da qui la richiesta del pubblico ministero di fissare un calendario di udienze e, in subordine, la richiesta che i giudici investano la Corte costituzionale affinché verifichi la rispondenza della nuova legge agli articoli 101 e 138 della Costituzione.

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano decideranno il prossimo 19 aprile sul rinvio al 21 luglio chiesto dalla difesa di Silvio Berlusconi. Secondo i legali di Silvio Berlusconi “la legge è conforme alla Costituzione e un rinvio al 21 luglio risponde ai principi di leale collaborazione tra poteri dello Stato previsti dalla Costituzione”.