Milano: si apre il processo Ruby. Prima udienza “lampo”, Silvio Berlusconi “contumace”

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

MILANO – E’iniziato alle 9.30 il processo Ruby. Grande imputato, assente, Silvio Berlusconi, accusato di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. Il premier è stato dichiarato dai magistrati “contumace”.

Dentro il Palazzo di Giustizia milanese gli addetti alle pulizie hanno lucidano il marmo per rendere più brillante il pavimento della maxi-aula, mentre fuori dal Tribunale si soni accalcate troupe televisive, italiane e straniere, per seguire l’evento.

Tutto pronto per un processo che in realtà non si terrà. Le pareti sono state riverniciate, i pomelli lucidati, le grandi gabbie dei maxi processi coperte con delle tende bianche, all’uscita si assiepano centinaia di giornalisti. Ma in Aula non ci sarà Silvio Berlusconi, non ci saranno i suoi legali (ci sarà solo in rappresentanza Giorgio Perroni) e in realtà non ci sarà nemmeno il processo. L’udienza che si apre oggi, mercoledì 6 aprile, alle 9.30 infatti, servirà solo per smistare quattro processi, tra cui quello Ruby. Si tratta di un tentato omicidio, una tentata rapina, un abuso d’ufficio, e appunto il fascicolo a carico di Berlusconi. Il caso Ruby, dunque, dovrebbe essere rimandato a fine maggio.

Nel migliore dei casi, dunque, durante l’udienza odierna ci sarà tempo solo per verificare chi, fra le indicate parti offese dai reati di concussione e di prostituzione minorile addebitati al premier, si costituirà parte civile contro Berlusconi: certo non i poliziotti della Questura, difficilmente il ministero dell’Interno, forse Ruby ma non in chiave ostile anti-Berlusconi bensì solo tecnicamente per conservare voce in capitolo nel processo tramite il suo avvocato Paola Boccardi.

Il fatto che il processo oggi di fatto non si terrà, non ha impedito a centinaia di mezzi di informazione e di curiosi di accalcarsi di fronte al Tribunale per tentare di entrare e seguire l’evento. Tanto che a Milano è arrivata anche una truppe di Al Jazeera. Per smaltire l’afflusso di giornalisti il servizio d’ordine del Tribunale ha creato un percorso obbligato per l’accesso al Trinbunale. Oltre al primo filtro all’ingresso di via San Barnaba, l’unico dal quale la stampa può entrare, al pianterreno del tribunale è stato costruito con transenne un percorso per l’accesso ai giornalisti in aula.

Per il pubblico invece c’è solo un filtro all’entrata principale del Palagiustizia. L’udienza di oggi dovrebbe essere ‘lampo’, cioè durare pochi minuti giusto il tempo delle formalità e di disporre il rinvio per il prossimo 31 maggio.

Tra i presenti in Aula c’è anche il legale di Marysthelle Polanco, che non e’ parte nel processo, ma e’ una delle ragazze che avrebbe frequentato i presunti festini a luce rosse a Arcore e che sarebbe stata indotta alla prostituzione da Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede.