Zanda: “Berlusconi ha un sesto punto, controllare tutta l’industria e la finanza italiana”

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 20:50 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Zanda

Secondo il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda esiste un “sesto punto segreto” nel programma di governo di Silvio Berlusconi.

“La prossima settimana -spiega il senatore – Silvio Berlusconi verrà in Parlamento per illustrare i cosiddetti cinque punti su cui ha annunciato di voler chiedere il consenso della sua maggioranza. Nelle ultime ore, dopo l’espulsione di Profumo da Unicredit, tutti hanno capito che nel programma di Berlusconi c’è anche un sesto punto, forse più importante degli altri, che il premier non intende illustrare al Parlamento. Il sesto punto di Berlusconi prevede che venga completata in fretta la sua rete d’influenza operativa e decisionale sull’intero sistema finanziario e industriale italiano”.

Secondo Zanda, infatti,  “solo considerando l’intreccio di interessi politici e finanziari che stanno intorno al nostro sistema bancario, si può comprendere l’allontanamento di un manager come Profumo sulla base di due paradossali imputazioni: di voler difendere la sua autonomia di capo azienda e di puntare prioritariamente sui risultati complessivi di Unicredit”.

“In questo quadro – conclude Zanda – non stupisce se, come postilla al sesto punto del programma di Berlusconi, comparisse tra qualche tempo anche la vendita di Mediolanum alle Generali. Una vendita di cui si parla da tempo e che, considerata l’identità dei principali azionisti di Mediolanum, avverrà certamente a buone condizioni”.