Prosperini: anche nel pattegiamento nessuna ammissione

Pubblicato il 4 Maggio 2010 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA

Pier Gianni Prosperini

Ha patteggiato, ma è rimasto in silenzio. Nel giorno della ratifica, da parte del giudice milanese Gloria Gambetta, dell’accordo di patteggiamento, l’ex assessore regionale lombardo Pier Gianni Prosperini si è gloriato di non aver fatto ammissioni.

Finito in carcere lo scorso 17 dicembre per un presunto giro di mazzette legate alla promozione televisiva del turismo regionale, con le accuse di corruzione, turbativa d’asta e e truffa, Prosperini aveva patteggiato in marzo una pena di 3 anni e 5 mesi di reclusione. Dovrà anche pagare 80 mila euro, oltre ai 380 mila euro che gli sono stati confiscati.

Il patteggiamento non è un’ammissione di colpa”, aveva scritto Prosperini in una lettera dagli arresti domiciliari.

Il politico sarebbe anche coinvolto in una vicenda di traffico d’armi verso l’Iran. Inoltre, lui che spesso ha espresso posizione xenofobe, avrebbe avuto negli uffici della Regione al Pirellone un ufficio in cui incontrava rappresentanti del governo eritreo con i quali mediava a nome di imprenditori italiani che volevano concludere affari vantaggiosi nel paese africano.

Ora Prosperini, fervente cattolico, ha deciso di darsi alle buone azioni: “Da ora in poi mi dedicherò al volontariato per i meno fortunati, i disabili e per chi ha difficoltà motorie, attraverso l’ippoterapia in cui credo molto, ha detto. E la politica? “Per un po’ niente politica”, ha ribadito l’ex assessore, aggiungendo che il suo non è un “no” definitivo alla politica, ma che “sarà difficile tornare” in questo campo. D’ora in avanti, però, ha aggiunto Prosperini, la sua “sarà una vita di lavoro e di dedizione per i meno fortunati”. Comincia ora, ha ribadito, “una nuova vita”.

Il gup milanese ha deciso che Prosperini potrà fare volontariato nel centro ippico ‘La Colombera’ di Binasco (Milano).  Il giudice Gloria Gambitta  gli ha concesso la possibilità, sebbene ancora in regime di arresti domiciliari, di frequentare il centro ippico e di fare volontariato.