Protezione civile: salta la Spa, rimane tutto il resto

Pubblicato il 16 Febbraio 2010 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA

Guido Bertolaso

Il nuovo testo relativo alla riorganizzazione della Protezione Civile non è ancora noto ma cominciano a circolare le prime voci. E le prime anticipazioni fanno pensare ad una mezza beffa da parte del governo.

Spa addio. Di certo, dopo gli annunci di Gianfranco Fini e dello stesso Guido Bertolaso, che si è presentato nella mattinata del 16 febbraio in commissione incurante della tempesta che si è scatenata attorno a lui,  non ci sarà la trasformazione in società per azioni. Resteranno, però, alcuni degli aspetti più controversi della norma, primo tra tutti la sanatoria per gli illeciti civili e amministrativi. Il governo non se l’è sentita di dare una “sanatoria preventiva” anche per le situazioni da codice penale perchè il meccanismo avrebbe causato reazioni al limite della guerra civile. Il testo verrà discusso alla Camera mercoledì 17 febbraio ma, intanto, piovono emendamenti. “Presenterò un emendamento sostanzialmente soppressivo dell’Art. 16” – quello  che introduce la Protezione civile S.p.a. –  afferma il relatore al decreto legge  sulle emergenze all’esame della Commissione Ambiente della Camera Agostino Ghiglia.

Dieci emendamenti. Ma le novità promesse da Ghiglia non finiscono qua: il relatore ha annunciato l’intenzione di presentare un pacchetto di “dieci emendamenti”. Per quanto riguarda la Protezione civile S.p.a., intanto, il realtore fa sapere che  la norma viene soppressa e non stralciata perché “nei decreti legge non si può fare diversamente”

Una delle correzioni al testo originario voluta da Ghiglia  prevede lo stop ai tributi per sei mesi per tutte le situazioni dove si registrano calamità. «È una novità molto importante – spiega Ghiglia – e riguarderà tutti i territori: le regioni, le province, i comuni dove si registrano situazioni di calamità».

Lo scudo. Il relatore ha parlato anche delle norme connesse alla protezione Spa e contenute nel pacchetto dei suoi dieci emendamenti. Per quanto riguarda lo ‘scudo’ per i commissari, Ghiglia sottolinea che «rimane ma relativo soltanto ai procedimenti amministrativi e civili». Resta la norma della Croce Rossa e quella sul piano carceri non più relativa alla Spa ma al dipartimento. Resta infine la norma riguardante l’utilizzo da parte della Protezione civile della flotta aerea per gli incendi boschivi.

No alla fiducia. “Se siamo nei tempi la questione di fiducia non si rende necessaria”:  con queste parole Ghiglia liquida l’ipotesi di porre la fiducia sul testo alla Camera. Comunque, nel caso in cui si procedesse a blindare il testo, il relatore sottolinea come la fiducia sarebbe messa sul testo uscito dalla Commissione. Ghiglia si dice convinto che entro il primo pomeriggio di martedì 16 febbraioi sarà possibile terminare l’esame in Commissione e spiega che alle opposizioni sarà dato una mezz’ora di tempo per sub-emendare le proposte a sua firma.

Rifiuti. Un altro emendamento prevede che il personale in esubero impiegato nei consorzi nella gestione complessiva del ciclo rifiuti in Campania in base alla programmazione del servizio di gestione integrata potrà essere riassorbito anche attraverso ammortizzatori sociali. L’emendamento prevede infatti che tutto il personale venga stabilizzato con assunzione e «anche in sovranumero con riassorbimento». In questo secondo caso vengono applicati ammortizzatori sociali. Un altro emendamento del governo stabilizza anche il personale che opera negli impianti di trattamento dei rifiuti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine.

Termovalorizzatore di Acerra.Gli interventi realizzati dagli enti locali per i grandi eventi vengono esclusi dal patto di stabilità interno così come le spese effettuate a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza. E’ quanto prevede uno degli emendamenti presentati dal governo al dl emergenze in discussione in commissione Ambiente alla Camera. Tra le altre norme c’é il ripristino della misura del Senato che prevedeva in 15 anni il periodo di possibile affitto del termovalorizzatore di Acerra e che era stato ridotto a 2 anni.