Puglia: Vendola aumenta Irpef, si infiamma il dibattito

Pubblicato il 3 Giugno 2011 - 20:57 OLTRE 6 MESI FA

BARI, 3 GIU – Non si placano le polemiche all'interno della maggioranza e le critiche da parte dell'opposizione per l'aumento dell'Irpef deciso dall'esecutivo della Regione Puglia per il disavanzo sanitario 2010 che risulta ancora scoperto per 93,6 milioni di euro.

La decisione e' gia' stata contestata anche da Cgil, Cisl e Uil, da Michele Emiliano, sindaco di Bari e presidente del Pd, e da Ippazio Stefano, sindaco di Taranto e appartenente al partito del presidente della Regione, Nichi Vendola. Gli occhi di tutti sono puntati su una possibilita' di 'recupero' alternativo, e anche consiglieri del Pd lo sottolineano: utilizzare per il disavanzo invece dell'aumento dell'Irpef l'impegno di spesa di 60 milioni di euro per la costruzione a Taranto dell'ospedale San Raffaele da parte del Gruppo di don Verze'.

D'altro canto anche l'Udc, che pure nell'ultima riunione di consiglio regionale era venuta in soccorso della maggioranza, si tira fuori dalle beghe che coinvolgono in questi giorni l'esecutivo. Avverte il capogruppo consiliare Salvatore Negro: ''La maggioranza deve essere autosufficiente. L'Udc non supplira' ad eventuali defezioni nell'attuale governo regionale. Continuiamo sulla strada di un'opposizione costruttiva e responsabile''.

Per la giunta regionale, l'aumento dell'imposta e' stato inevitabile ed e' colpa del governo: l'aumento – secondo l'assessore regionale al Bilancio, Michele Pelillo (Pd), serve a recuperare 93,6 mln di euro calcolati ''in piu' rispetto al reale gettito fiscale della Regione Puglia'' dal ministero dell'Economia per il triennio 2008-10.

In difesa di Vendola si schiera il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, per il quale l'aggravio sull'Irpef, ''non nasce dalla necessita' di pareggiare conti o di mettere un rattoppo a questa o a quella situazione del bilancio regionale ma da un errore del ministero delle Finanze''. Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, replica che con l'aumento dell'Irpef in Puglia ''il governo non c'entra nulla''.

''Ognuno – dice Fitto – deve fare i conti al proprio interno e cercare di affrontare le questioni. Quindi mi auguro che ognuno si assuma le proprie responsabilita'''. I conti di questa Regione – aggiunge Fitto – sono fuori controllo: il rischio di dover aumentare l'Irpef da tempo lo avevamo segnalato.

Il capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese, incalza: ''E' semplicemente vergognoso leggere che la Giunta Vendola da un lato tassa i pugliesi per altri 93 milioni di euro (totale 331 mln di euro l'anno) dall'altro si appresta a distribuire agli assessorati un tesoretto di 30 milioni di euro dedicato alle 'esigenze' degli assessorati. Piuttosto dicano chiaramente che stanno affamando il popolo per rinvigorire le Fabbriche di Nichi e le decine di centri di spreco utili solo all'eterna campagna elettorale di Vendola''.

L'addizionale votata pochi giorni fa, va a sommarsi – sottolineano le opposizioni – alle addizionali sul gas metano, sulla benzina, sul conferimento dei rifiuti in discarica, sui ticket sulle ricette farmaceutiche e sull'Irap: addizionali che fanno sborsare ai pugliesi 238 milioni di euro l'anno.