La lotta politica secondo Rino Formica: “Berlusconi vuole il Quirinale, Tremonti scalpita, Bocchino è un giovane puledro”

Pubblicato il 25 Agosto 2010 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA

Rino Formica

Per l’ex ministro socialista Rino Formica il vero oggetto del contendere politico di questi giorni non è il governo e la sua tenuta ma il Quirinale. Parlando al Corriere della Sera il ministro spiega:  ”La partita vera riguarda il Quirinale. Berlusconi vuole andare al voto per salire sul Colle, personalmente o presentando Schifani. E la Lega anche: sa di avere un pacchetto di voti determinanti per eleggere il suo candidato in pectore: Giulio Tremonti”.

Le elezioni anticipate, prosegue l’ex ministro,  ”sono l’ultimo tram nella nuova notte della Repubblica, da prendere con questa legge elettorale”, dunque nessuno spazio per governi tecnici o di transizione.

Al contrario per Formica sarebbero ”cominciati i grandi giochi per il Quirinale”, per ”l’impazienza e l’intemperanza di un giovane puledro, Italo Bocchino, la granata è scoppiata con un anno d’anticipo. E ora Berlusconi persegue lucidamente il progetto delle urne”.

”Con questa legge – sottolinea – basta una maggioranza relativa, che diventa assoluta, per avere il controllo della società per i prossimi sette anni, attraverso il nuovo Parlamento, il Quirinale e i nuovi giudici costituzionali. Non dimentichiamo che il Presidente ha la facoltà di sciogliere il Parlamento. Berlusconi può far scrivere 50 volte il suo nome sulle schede, ma il potere ultimo di decisione nell’assetto istituzionale spetta al capo dello Stato”.

Tremonti ”è a disagio in una caserma aziendale” e per Formica si prepara alla ”fuga”, anche se ”ora è inamovibile da ministro” e ”se Berlusconi lo muovesse sarebbe autolesionista”.