PALERMO – Come previsto Raffaele Lombardo, il governatore della Regione Sicilia, si è dimesso. Si voterà per la Regione il 28 e 29 ottobre. Lombardo ha comunque intenzione di rimanere in sella fino alle nuove elezioni e, non a caso, poche ore prima delle sue dimissioni ha tenuto una giunta nominando perfino un nuovo assessore agli Enti locali, un dirigente dell’Mpa, Nicola Vernuccio.
Dopo le dimissioni del governatore Raffaele Lombardo, il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana, che in base allo statuto, rimane in carica, fino all’insediamento del prossimo Parlamento.
Il leader dell’Mpa lascia dopo quattro anni di presidenza segnata da continui cambi di maggioranza e di assessori. E lo fa travolto dalla vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto con la richiesta dei pm della Procura di Catania d’imputazione coatta non solo per voto di scambio ma anche per concorso esterno.
“Siamo tutti noi consapevoli che il nostro Paese e la Sicilia vivono un momento critico – ha detto Lombardo nel discorso che ha preceduto le sue dimissioni – subiamo una grave aggressione dell’autonomia siciliana, occorre che il governatore sia libero da ogni vincolo. Io dal 29 marzo 2010, inizio della mia vicenda giudiziaria, non lo sono. Per questo mi dimetto. Ma nel mio passo indietro c’è anche una ragione politica: l’anticipazione delle elezioni potrà consentire un voto libero dai tavoli dei partiti nazionali”.
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