«Il Comitato di presidenza del Csm non ha messo in discussione la legittima facoltà del ministro di inviare ispettori alla procura di Trani; ma ha anche precisato che nessuna ispezione può interferire nelle indagini giudiziarie». Il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, replica al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ieri aveva accusato il Csm di violare la Costituzione per aver aperto una pratica sull’ispezione a Trani.
Mancino spiega che il comitato di presidenza ha scelto la sesta commissione consiliare e non la prima proprio «per evitare di dare l’impressione di prendere posizione a tutela dei magistrati d Trani e contro gli ispettori ministeriali». Allo stato, dunque, conclude il vicepresidente del Csm, «non siamo di fronte ad una pratica a tutela aperta in seguito ad una presunta ma inesistente lite contro gli ispettori».
Nel frattempo, a Trani, il procuratore della Repubblica Carlo Maria Capristo nega contrasti con gli ispettori: «Con loro leale collaborazione». Mentre Michele Ruggiero, titolare dell’inchiesta sulle presunte pressioni per fermare la trasmissione ‘Anno Zero’, avverte: «Tutto quello che gli indagati non possono conoscere, non lo possono conoscere nemmeno gli ispettori, questo è il segreto investigativo che vale sia per gli indagati che per gli ispettori».