Rai-Agcom, Masi: “Mai avuto pressioni di alcun tipo”

Pubblicato il 17 Marzo 2010 - 08:56 OLTRE 6 MESI FA

Il dg della Rai, Mauro Masi

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, in un’intervista al Corriere della Sera, parla dell’inchiesta di Trani che vede coinvolto fra gli altri il direttore del Tg1, Augusto Minzolini e dice: non ho mai avuto pressioni da nessuno per far chiudere alcuna trasmissione Rai. Il riferimento, ovviamente, è alla trasmissione Annozero di Santoro.

«Sulla vicenda di Trani – afferma Masi – ci regoleremo secondo la governance aziendale. E informerò puntualmente il Cda su ogni minima novità al riguardo. Ci vorrebbe un altro indirizzo della Vigilanza…».

Masi spiega anche di non aver «mai avuto pressioni da alcuno e di alcun tipo» per chiudere Annozero: in ogni caso, chiarisce riferendosi alla sua frase intercettata sulle presunte pressioni della politica “nemmeno nello Zimbawe” per bloccare un programma prima che vada in onda , «al telefono si fanno tante battute. Ciò che conta veramente, e di questo rispondo, sono gli atti aziendali e i risultati».

Quanto alle proteste per lo stop ai talk show, Masi sottolinea che la Rai sta applicando «un regolamento emanato dal suo ‘editore’, la commissione di Vigilanza, su cui persino il Tar ha ritenuto di non dover intervenire». E l’azienda pubblica, chiarisce, non subirà alcun danno economico: «La Sipra mi ha scritto assicurandomi che non ci saranno danni perché sono stati raggiunti accordi con gli inserzionisti per spostare gli spot».

Consiglieri ne chiedono le dimissioni. Il direttore generale della Rai Mauro Masi si dimetta subito. A chiederlo sono i consiglieri d’amministrazione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten.

“La gravità del contenuto delle intercettazioni telefoniche pubblicate oggi da alcuni quotidiani – sostengono i due componente del Cda – rendono inevitabile a tutela dell’immagine e della credibilità del servizio pubblico una forte e chiara assunzione di responsabilità. L’autonomia e l’indipendenza degli amministratori sono elementi costitutivi di un servizio pubblico radiotelevisivo. Per questo riteniamo inevitabili le immediate dimissioni del direttore generale e abbiamo informato il Presidente che parteciperemo ai lavori del prossimo Consiglio, oggi giustamente rinviato, per formalizzare questa richiesta se il prof.Masi non le avrà nel frattempo rassegnate”.