Rai, braccio di ferro su Fini e Bersani da Fazio-Saviano. Stop di Masi, il programma “Ci saranno”, Marano: “Chiamate anche Berlusconi e Bossi”

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

Fabio Fazio

Braccio di ferro tra la dirigenza Rai e il programma di Fazio-Saviano. La questione? La presenza di Fini e Bersani nella puntata di lunedì prossimo 15 novembre. Ore 15 il Dg e il suo vice fanno sapere: stop a Fini e Bersani, la trasmissione non può ospitare politici. Ore 15.30 arriva la replica del programma: Fini e Bersani verranno lo stesso, basta con le violazione. Seguono polemiche e i due interessati, Fini e Bersani, confermano la loro presenza. Inizia a circolare il dubbio che l’alt della dirigenza Rai abbia qualcosa a che vedere con la crisi nel governo Berlusconi e che Masi e Marano stiano tentando di evitare una “campagna elettorale” avversa. Ore 19, i dubbi vengono confermati, tanto che Marano dice: allora invitate anche Berlusconi, Bossi, Casini e Di Pietro.

Lo stop di Masi e Marano. No alla presenza di politici a ‘Vieni via con me’, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano in onda il lunedì in prima serata su Raitre. Quindi no alla presenza di Fini e Bersani lunedì. Il vicedirettore generale della Rai Antonio Marano, sentito il direttore generale, Mauro Masi, ha inviato una nota di servizio al direttore di rete Paolo Ruffini evidenziando che la presenza di politici nella trasmissione non era prevista nella Scheda Prodotto Programma. Il programma però risponde con Mazzetti e dice: “Fini e Bersani ci saranno. Noi non siamo un varietà. Basta con le violazioni”. E i due politici confermano la propria presenza nella puntata di lunedì 15 novembre.

Secondo la scaletta, lunedì prossimo il programma prevede in studio come ospiti Gianfranco Fini e Pier Luigi Bersani, rispettivamente presidente della Camera e leader di Fli e il segretario del Partito Democratico. Fini dovrebbe (e questo punto il condizionale è d’obbligo) parlare dei valori della destra mentre a Bersani toccherebbe discettare su quelli della sinistra. Ma forse ai dirigenti Rai la presenza di due politici così influenti, in un periodo così delicato per il governo, è sembrato controproducente per Silvio Berlusconi. E allora tentano di bloccare il tutto in calcio d’angolo, tanto per usare una metafora calcistica.

Tale partecipazione – si legge infatti nella nota di Masi e Marano – risulta in contrasto sia con la direttiva del direttore generale dello scorso mese di agosto, sia con la direttiva della commissione di Vigilanza del marzo del 2003 che con quella del precedente dg, Claudio Cappon, del gennaio del 2009. Marano ha inoltre ricordato che anche la presenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ospite del programma lunedì scorso, non ci sarebbe dovuta essere. Pertanto la direzione generale ha invitato Ruffini ad attenersi alle disposizioni vigenti.

Dal programma però non ci stanno e con Loris Mazzetti fanno sapere: non ci arrendiamo, Fini e Bersani ci saranno. ”Porteremo il presidente Fini e il segretario Bersani lunedì in trasmissione – dice Loris Mazzetti, capostruttura di Raitre responsabile del programma di Fazio e Saviano ‘Vieni via con me’ – perchè il nostro è un programma di approfondimento culturale e non un varietà, esattamente come ‘Che tempo che fa’. Dunque non andiamo assolutamente contro i regolamenti aziendali nè contro quelli definiti dalla commissione di Vigilanza”.

Mazzetti sottolinea che la presenza dei politici a ‘Vieni via con me’ era stata segnalata all’azienda: ”Esiste una lettera richiesta dai vertici aziendali e firmata da Ruffini – spiega – in cui si specifica che sarebbero stati ospiti della trasmissione rappresentanti della cultura, dello spettacolo e della politica. Dunque non abbiamo bluffato non nessun modo”.

”In piu’ – continua Mazzetti – Bersani e Fini non vengono a fare propaganda politica, ma a parlare dei valori della destra e della sinistra. Dunque siamo convinti di fare esattamente il nostro dovere. E siamo certi che l’Osservatorio di Pavia rilevera’ un perfetto equilibrio in termini di par condicio. Se poi qualcuno non considera piu’ Fini un rappresentante del centrodestra o del governo, e’ un problema suo”.

Ruffini: “Confermo l’invito a Fini e Bersani”. Anche il direttore di RaiTre conferma: Fini e Bersani ci saranno, che piaccia a Masi o no. ”Ho già risposto al direttore generale – dice Paolo Ruffini – che sulla base della normativa vigente nulla osta a che il programma di Fabio Fazio e di Roberto Saviano ospiti il leader del Pd Pierluigi Bersani ed il leader di Fli e presidente della Camera Gianfranco Fini”.

”I due leader politici – sottolinea Ruffini – sono stati invitati ad elencare in momenti diversi della trasmissione i valori della destra e della sinistra. La loro partecipazione non può che dare lustro al programma e all’azienda. Non esistono peraltro ne’ direttive aziendali nè direttive della commissione parlamentare di Vigilanza, nè leggi che vietino la partecipazione di politici ad un programma culturale come Vieni via con me. Esiste solo una raccomandazione della Commissione parlamentare di Vigilanza del 2003 a limitare la partecipazione dei politici nei programmi di intrattenimento (genere nel quale peraltro il programma di Fazio e Saviano non rientra) a inviti su argomenti sui quali i politici abbiano particolare competenza o responsabilità”.

Ruffini precisa anche che ”la partecipazione di politici a Vieni via con me e’ stata inoltre espressamente indicata in una mia lettera al direttore generale del 5 luglio perche’ questi avesse tutti gli elementi per valutare il programma prima dell’approvazione della scheda di proposta che e’ avvenuta il 6 settembre. Confermo a nome della rete l’invito agli onorevoli Fini e Bersani ad essere ospiti di Vieni via con me”.

Marano: siano invitati anche Berlusconi, Bossi, Casini e Di Pietro. Alle 19 circa arriva un Ansa che dice: a quanto si apprende il vicedirettore generale Antonio Marano, sentito il direttore generale Mauro Masi, ha inviato un ulteriore nota di risposta al direttore di Raitre Paolo Ruffini ribadendo che la scheda proposta programma, approvata dal consiglio di amministrazione, e’ l’unico elemento aziendale rilevante proprio a definire i contenuti di un programma. Eventuali deroghe in via eccezionale dovranno essere approvate dal dg. Nel caso specifico – si fa ancora notare – dovranno essere rispettati i criteri di contraddittorio e pluralismo e pertanto avendo invitato il leader di PD e Fli, lo stesso invito riteniamo debba essere esteso allo stesso livello anche al Pdl, Lega, Udc e Idv.