ROMA – Il Pd ''ha fatto una scelta importante e coraggiosa, non indicando per il Cda Rai esponenti di partito, bensi' chiedendo alle associazioni della societa' civile di indicare due nomi di grande autorevolezza. Come e' stato. E' un metodo da inaugurare e perseguire sempre, non una fiammata estemporanea''. Lo sottolinea il senatore Pd Vincenzo Vita, esponente della commissione di Vigilanza Rai, che prosegue: ''Si tratta di immaginare un partito aperto, capace di cedere una parte della sua sovranita' ai soggetti sociali. Ci auguriamo ora che il centrodestra voglia raccogliere positivamente la sfida, indicando personalita' indipendenti e del tutto prive di conflitti di interessi, e che non abbiano fatto parte di organi di garanzia che hanno direttamente o indirettamente avuto a che fare con il servizio pubblico radiotelevisivo. Cosi' come e' auspicabile- conclude l'esponente pd- che la parita' di genere riguardi l'intero Consiglio e non solo una sua parte''.