Rai, Zavoli: “Una nuova azienda a garanzia del pluralismo”

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

Quella sul pluralismo ”è una grande questione che investe la nostra democrazia e che esige un profondo aggiornamento normativo e regolamentare, insieme con la presa di coscienza di una nuova azienda cui spetta di rivitalizzare la sua funzione di servizio pubblico”. Lo dichiara all’Ansa il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli.

”Un atto di indirizzo alla Rai su informazione e pluralismo è il primo impegno della Commissione Bicamerale – afferma Zavoli – Un impegno maturato con il consenso di tutti i gruppi, sulla base delle sintesi e delle riflessioni sviluppate nel corso e a seguito dei tre seminari e delle numerose audizioni svolte durante l’anno”.

”Le condizioni sociali, la qualità della vita, lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, l’introduzione di tecnologie innovative e di nuovi accessi alle modalità dei palinsesti, hanno modificato le dinamiche dell’informazione e accresciuto le esigenze del pluralismo – dichiara ancora all’Ansa il presidente della Commissione di Vigilanza -. E’ una grande questione che investe la nostra democrazia e che esige un profondo aggiornamento normativo e regolamentare, insieme con la presa di coscienza di una nuova azienda cui spetta di rivitalizzare la sua funzione di servizio pubblico. La Commissione di Vigilanza sta facendo la sua parte. I due relatori, i senatori Butti e Morri, hanno già elaborato le loro proposte sulle quali, insieme con i miei interventi, i commissari potranno discutere e decidere dopo la pausa di fine d’anno”.

”In questo impegno – conclude Zavoli – ci guida il convincimento che il servizio pubblico debba darsi criteri e norme ben definiti per corrispondere al dovere di rappresentare, con la completezza e la trasparenza dovute, tutte le opinioni chiamate in causa attraverso l’ineludibile garanzia del pluralismo. Ciò andrà realizzato con l’assoluta certezza dei principi cui saranno ispirati gli indirizzi, nella convenuta inderogabilità che alla loro osservanza siano consapevolmente dedicate le energie aziendali”.