Rai: Zavoli media sul pluralismo, Minzolini perde ascolti e accusa: “Polemiche faziose”

Pubblicato il 14 Febbraio 2011 - 21:17 OLTRE 6 MESI FA

Augusto Minzolini

ROMA –  Mentre si allungano i tempi per la votazione dell’atto di indirizzo sul pluralismo in Commissione di Vigilanza, con il presidente Sergio Zavoli impegnato in un difficile tentativo di mediazione, l’attenzione della polemica politica si sposta sul Tg1 di Augusto Minzolini, superato negli ascolti della domenica sera dal Tg5.

C’e’ chi invita ad affrontare il tema in Vigilanza, e non è escluso che se ne parli anche nel Cda Rai in programma mercoledì. Intanto il segretario del Pd Pier Luigi Bersan annuncia per le prossime settimane ”una forma di osservazione, di denuncia ed eventualmente di mobilitazione” dedicata all’informazione e in particolare ai tg.

All’ordine del giorno della prossima riunione del consiglio Rai c’e’ l’argomento ”informazione e pluralismo”, che nasconderebbe le preoccupazioni del presidente Paolo Garimberti non solo per lo scontro sull’atto di indirizzo, ma anche per le polemiche sulle scelte editoriali del Tg1. In agenda c’è anche un punto che riguarda la lettera del consigliere di minoranza Nino Rizzo Nervo all’intero consiglio sulla vicenda delle spese di Minzolini, già discussa dieci giorni fa, e il piano biennale per la fiction, su cui si dovrebbe invece votare.

A scatenare la bagarre politica, lunedì 14 febbraio, ci hanno pensato i dati sulle edizioni dei tg delle 20 di ieri: il Tg5 e’ in vetta con sei milioni di spettatori e il 22,38%, contro i 5.899.000 e il 22,05% del Tg1. Il Pd, dopo le polemiche sollevate dall’intervista del tg dell’ammiraglia Rai al premier e a Giuliano Ferrara, chiede interventi urgenti per evitare ”la caduta di credibilità dall’informazione del servizio pubblico”.

L’Idv, rilevando che ”il Tg1 ha quasi ignorato la manifestazione delle donne di ieri”, invita a liberarsi in un sol colpo ”del direttorissimo e del dg Mauro Masi”. Dal Pdl arriva la difesa di Daniele Capezzone, Fabrizio Cicchitto e Sandro Bondi, ma è lo stesso direttore a parlare di ”polemiche faziose”.

”Quando sono arrivato nel 2009 – spiega Minzolini – il Tg1 perdeva puntualmente tutte le domeniche. Per raddrizzarlo ci ho messo qualche mese: per cui dall’ottobre del 2009 non abbiamo più perso (nei mesi precedenti dello stesso anno aveva perso 25 volte) fino a ieri, cioè tutto il 2010, a parte una domenica di ottobre in cui il Tg5 aveva superato il Tg1 che in quell’occasione era sprovvisto di traino”.

All’informazione sui telegiornali si rivolge anche l’attenzione di Pierluigi Bersani, che annuncia per le prossime settimane ”una forma di osservazione, di denuncia ed eventualmente di mobilitazione”. Il segretario del Pd bolla anche come ”assurdità totali” le direttive sui talk show, predisposte dalla maggioranza. Il tema sarà discusso mercoledi’ nell’ufficio di presidenza della Vigilanza, ovviamente senza votazioni. Zavoli invita ad evitare ”forzature di parte” e ribadisce che ”per dare forza a un documento di così grande rilevanza è necessaria una larghissima intesa”.

Al momento le parti appaiono piuttosto distanti e non sono previsti incontri tra il relatore di maggioranza, Alessio Butti, e quello di minoranza, Fabrizio Morri. Martedì, invece, il Comitato per la libertà nell’informazione, di cui fa parte la Fnsi, farà sentire la sua voce contro la proposta della maggioranza della bicamerale con un presidio alle 15 davanti a palazzo San Macuto.