Reddito di cittadinanza, Di Maio dichiara guerra ai “furbetti”: “Decreti nei prossimi giorni” VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2019 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA
Reddito di cittadinanza, Di Maio dichiara guerra ai furbetti

Reddito di cittadinanza, Di Maio dichiara guerra ai “furbetti”: “Decreti nei prossimi giorni” (Foto Ansa)

ROMA – Se le perplessità sul reddito di cittadinanza continuano ad aumentare dopo la presentazione della bozza del decreto, il ministro dell’Interno Luigi Di Maio prova a placare gli animi annunciando che i decreti saranno già fatti nei “prossimi giorni”. Il vicepremier e ministro si lancia anche contro i “furbetti”, dichiarando che col reddito di cittadinanza sarà più facile stanarli. Intanto da fonti di Palazzo Chigi viene confermata la stima per cui ad accedervi sarà una platea di 5 milioni di individui in Italia.

Intervistato a margine di una visita a L’Aquila, Di Maio ha dichiarato: “Sui decreti, ne vedete già tanti in giro, dobbiamo sistemare delle ultime cose, ma il cronoprogramma verrà rispettato: i decreti su quota cento e reddito di cittadinanza si faranno nei prossimi giorni. Ci sarà qualche furbetto che riusciremo a trovare perché oggi sia la Guardia di Finanza sia le altre Autorità avranno un particolare sistema di controllo sul reddito di cittadinanza, niente di particolarmente tecnologico”.

E aggiunge: “Abbiamo deciso di aprire un focus su coloro che prendono il reddito, però vorrei dire anche una cosa, che le persone in difficoltà in questo Paese, i disoccupati, gli imprenditori caduti in disgrazia, non sono dei furbi, la maggioranza delle persone a cui si rivolge questo strumento sono persone oneste che nonostante stiano in difficoltà continuano a comportarsi onestamente e quelle sono le persone che noi vogliamo aiutare”.

Di Maio ha poi annunciato anche controlli più stringenti per stanare i falsi invalidi: “Poi come quando si erogano le pensioni di invalidità, c’è il furbetto invalido, come quando si sono erogati gli 80 euro, c’è chi ha fatto il furbetto anche lì. Ci saranno dei furbetti, ma sono una minima parte e li prenderemo, li troveremo, ovviamente rischiano pene severe, sei anni di carcere, e non vedranno più il progetto del reddito di cittadinanza”.   

Intanto cominciano a trapelare alcuni dettagli dalla bozza di decreto legge riportate dall’Ansa. Tra queste c’è una precisazione sul ruolo dei navitagor con una spesa nel limite di 250 milioni nel 2019-2020 per la “contrattualizzazione di professionalità necessarie ad organizzare l’avvio del reddito di cittadinanza, con il compito di seguire personalmente il beneficiario nella ricerca del lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale”. E’ quanto prevede la bozza di decreto legge su reddito cittadinanza e quota 100 per la figura dei navigator.

Sono previsti anche un milione di euro per la stabilizzazione dei lavoratori Anpal, per assumere il personale già in forza presso i centri con contratti di lavoro a tempo determinato. Altri 50 milioni di euro sono previsti per l’assunzione di personale da assegnare alle strutture dell’Inps, oltre a uno stanziamento da 20 milioni di euro “per permettere ai beneficiari di presentare la domanda attraverso l’assistenza dei Caf convenzionati con l’Inps”. 

Nessun incentivo invece per i datori di lavoro non in regola nel triennio precedente con il Documento unico di regolarità contributiva (Durc), come si legge nella bozza in possesso dell’Ansa. Gli incentivi previsti per i datori di lavoro che offrono un posto ai beneficiari del reddito di cittadinanza non saranno assegnati nel caso in cui nel triennio precedente alla richiesta “siano stati destinatari di provvedimenti sanzionatori ancorché non definitivi concernenti violazioni di natura previdenziale ed in materia di tutela delle condizioni di lavoro che costituiscono cause ostative al rilascio del Documento unico di regolarità contributiva”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev