Referendum verso lo stop? Arturo Parisi: “Sentenza ancora da scrivere”

Pubblicato il 6 Gennaio 2012 - 14:57 OLTRE 6 MESI FA
parisi

Arturo Parisi (Lapresse)

ROMA –  L’11 gennaio prossimo la Corte Costituzionale si pronuncerà sul referendum con i due quesiti che hanno come obiettivo l’abrogazione del cosiddetto ‘porcellum’, la legge Calderoli che nel 2005 ha modificato le norme per l’elezione di Camera e Senato, introducendo tra l’altro le liste bloccate e il premio di maggioranza.

Stando a quanto scrivono Repubblica e il Corriere della Sera il referendum sarebbe a rischio bocciatura perché quattro giudici della Consulta sarebbero indecisi, oltre ai 6 favorevoli e ai cinque contrari. Arturo Parisi, promotore della raccolta firme sul referendum per l’abrogazione, al Fatto quotidiano mostra le sue perplessità su quanto hanno scritto i giornali in merito a una bocciatura praticamente sicura.

“Mai capitato che di fronte a una sentenza ancora da scrivere venissero pubblicate foto e posizioni dei giudici”. Poi ancora spiega che questo modo di agire sarebbe “un modo di rassicurare le istituzioni e i partiti della cosiddetta maggioranza circa il fatto che respinto il referendum, ‘le forze politiche non sarebbero costrette a muoversi d’urgenza per cambiare la legge con l’obiettivo di evitare la consultazione’. Il referendum sarebbe cioè bocciato non perché il clima politico è cambiato ma perché la sua approvazione potrebbe disturbare il nuovo clima che si è determinato”.

Ecco come funziona per il referendum. Mentre il primo quesito propone l’abrogazione in blocco del ‘porcellum’, il secondo persegue lo stesso risultato con singole amputazioni della normativa attuale. L’obiettivo è comunque tornare alla legge precedente, cioè al ‘Mattarellum’, che nel 1993 introdusse al posto della disciplina precedente (di tipo proporzionale), un sistema misto, in base al quale i seggi di Camera e Senato erano assegnati per il 75% mediante l’elezione di candidati in altrettanti collegi uninominali, e per il restante 25% con metodo proporzionale.