Referendum, Beppe Grillo: “Denuncio Renzi per falsa scheda Senato”

di Lorenzo Muti
Pubblicato il 1 Dicembre 2016 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA
Referendum, Beppe Grillo: "Denuncio Renzi per falsa scheda Senato"

Referendum, Beppe Grillo: “Denuncio Renzi per falsa scheda Senato”

ROMA – Beppe Grillo a tre giorni dal referendum annuncia: “Denunceremo Renzi per abuso della credulità popolare”. La vicenda è quella della scheda fac simile del Senato che Renzi ha mostrato pubblicamente in tv per mostrare che ci sarà comunque elezione diretta di senatori. Scheda, quella di Renzi, che ovviamente è stata mostrata solo come esempio. Ma che per Grillo è un falso da denuncia.

In un lungo post sul suo blog Grillo parte dalla citazione di un film, “la banda degli onesti” che, però, subito dopo diventa la banda dei “calamari, Renzi, verdini e De Luca”:

La Banda degli onesti è uno dei film comici più spassosi di sempre. Tre compari, interpretati da Totò, Peppino e Giacomo Furia, costituiscono una banda di falsari che stampa banconote da diecimila lire. Tra una gag e l’altra vengono scoperti, si pentono e alla fine bruciano tutto. Una commedia irresistibile, nella realtà però i falsari non sono così. Sono più subdoli e meno simpatici. Prendiamo l’Italia oggi a 3 giorni dal referendum. De Luca, Renzi e Verdini formano la Banda dei calamari, dalle famose fritture per convincere a votare Sì auspicate da De Luca. Renzi, il capo, vuole vincere il referendum a tutti i costi e ha capito che agli italiani non va giù il non poter più votare i senatori: perchè dovrei votare per dimezzare il mio diritto di voto? Il problema è che la Costituzione che vuole far approvare prevede che i senatori siano votati dai consigli regionali, non dai cittadini. Ci si aspetterebbe che il premier dicesse quanto è bello non votare i senatori, ma si renderebbe ridicolo. Starà zitto… Invece no, ne spara un’altra: inventa la scheda elettorale per il Senato, la stampa e la fa vedere a tutti. Il problema è che non esiste: è un falso. Non c’è neppure scritto “facsimile” proprio perchè non esiste un documento originale, ma viene spacciata come vera. Se non esiste nessuna legge elettorale per i senatori e la sua riforma dice che saranno votati dai consigli regionali, come può esistere una scheda per il Senato? Da quando il Pd fa le schede elettorali per i cittadini di tutta Italia?

Quindi l’accusa, durissima a Renzi, quella di aver “istituzionalizzato la bugia”:
Renzi ha portato la bugia a un altro livello, l’ha istituzionalizzata. Non è più possibile distinguere il falso dal vero quando il presidente del consiglio dei ministri stampa e mostra a tutti un documento senza alcuna validità spacciandolo come ufficiale. Per questo non potete usare la testa per votare, la testa vi impedisce di credere che il premier possa arrivare a questo, la testa può dirti che se il capo del governo lo dice e i giornali lo dicono e la tv lo dice allora è vero. NO! Il secondo cervello, quello della pancia invece ha già capito tutto: è una truffa, non fidarti! Nessuno si è mai spinto, così avanti fino a falsificare la scheda elettorale. Il prossimo passo sarà quello di mandarla a casa di tutti gli italiani a spese dei contribuenti.

Infine, da parte di Grillo, l’annuncio della querela a Renzi per abuso della credulità popolare:

Come dichiarato dal portavoce Toninelli “denunceremo penalmente Renzi per il reato di abuso della credulità popolare in merito alla falsa scheda elettorale del Senato che, ieri sera, ha mostrato pubblicamente”.
La banda degli onesti finisce con un falò dove vengono bruciate tutte le banconote false prodotte. La banda dei calamari finirà se tutti insieme il 4 dicembre diremo no. #IoDicoNo.

La replica di Renzi.  “Grillo ha detto che sulla scheda per l’elezione dei futuri senatori stiamo facendo un abuso, una truffa. Vorrei in campagna elettorale il massimo della tranquillità, senza polemiche. Rispondo nel merito: questa scheda i cittadini la potranno avere se passa la proposta Chiti. Potranno essercene altre ma alle prossime elezioni per il Senato comunque i cittadini voteranno con una scheda i senatori. Dico con amicizia a M5s e Grillo: se vogliono andare in tribunale a denunciarmi facciano”. Lo dice Matteo Renzi nel #Matteorisponde.