Referendum Sardegna: 6 maggio 10 quesiti anticasta

Pubblicato il 5 Maggio 2012 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – Respinto ieri anche l'ultimo ricorso dell'Ups (Unione Province sarde) domani si vota in Sardegna per tutti e dieci i quesiti del referendum regionale, gia' ribattezzato anticasta.

I sardi sono chiamati a esprimersi su quattro referendum abrogativi – che riguardano le nuove Province di Olbia-Tempio, Carbonia-Iglesias, Ogliastra e Medio Campidano – e sei referendum consultivi. Si vota solo domenica, dalle 7 alle 22 (con rilevamento dell'affluenza alle 12, 19 e 22); lo scrutinio lunedi' a partire dalle 7.

Oggi e' la giornata del silenzio, dopo i proclami dei vari schieramenti del Si', del No e dell'astensione. I referendum sono stati promossi dal Movimento referendario sardo e da numerosi sindaci, e subito sostenuti dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci (con appelli ad andare a votare anche in tivu'), mentre i partiti politici si sono divisi.

La principale incognita e' il raggiungimento del quorum: se non si supera la soglia del 33% dei votanti, i referendum non saranno validi. Dovrebbero dunque recarsi alle urne almeno 493.455 elettori su 1.480.366 chiamati al voto (755.360 donne e 725.006 uomini) in 1.938 sezioni, di cui 1.813 ordinarie e 125 speciali. Province a parte, gli altri referendum consultivi puntano a ridurre il numero dei consiglieri regionali – una legge costituzionale che prevede un taglio da 80 a 60 e' gia' stata votata in prima lettura dal Parlamento – e a tagliarne gli emolumenti, nonche' a sopprimere i Consigli di amministrazione di agenzie ed enti regionali.

I sardi, infine, sono chiamati a esprimere un parere sull'istituzione di un'assemblea costituente per la riscrittura dello Statuto autonomistico e per l'elezione diretta del presidente della Regione attraverso le primarie.