Trivelle, niente quorum. Renzi: “Hanno vinto i lavoratori”

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Aprile 2016 - 23:34| Aggiornato il 18 Aprile 2016 OLTRE 6 MESI FA
Referendum trivelle: aperte le urne, cosa si vota

Referendum trivelle: aperte le urne, cosa si vota

ROMA – Il quorum al referendum sulle trivelle non è stato raggiunto: ha votato solo il 31,18% degli elettori e quindi la consultazione non è valida. Inutile quindi la netta vittoria del Sì tra chi è andato a esprimere il proprio voto( 13 milioni di sì circa e 2 milioni di no): l’attività di estrazione di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa potrà continuare fino all’esaurimento del giacimento, per le concessioni già attive.

Il quorum del 50% più uno dei votanti, previsto per la convalida del risultato, è stato raggiunto solo in Basilicata (e in particolare nella provincia di Matera, dove ha votato il 52,69% degli aventi diritto). All’obiettivo non ci si è avvicinati in alcuna delle regioni che si affacciano sull’Adriatico, quelle più direttamente interessate dal tema trivelle: la Puglia, il cui governatore Michele Emiliano è stato uno dei principali sostenitori del sì, si è fermata al 41,64%; Marche ed Emilia Romagna non sono andate rispettivamente oltre il 34,75 e il 34,29%; il Veneto si è fermato al 37,88%; il Friuli Venezia Giulia al 32,16%. Il risultato alla fine non avrà alcun effetto pratico, ma la vittoria dei sì è stata netta. Con la quasi totalità delle sezioni scrutinate (57.334 sezioni su 61.562) i sì prevalgono con l’86,19% contro il 13,81% dei no.

Il premier Matteo Renzi ha commentato a caldo il risultato: “Il governo non si annovera nella categoria dei vincitori ma crede che i vincitori siano gli operai e gli ingegneri che domani torneranno alle loro piattaforme sapendo di aver conservato il posto di lavoro. E’ per loro che ho invitato all’astensione. Levo il calice con quelle oltre diecimila persone che hanno conservato il posto di lavoro. Gli sconfitti non sono i cittadini che hanno votato, chi vota non perde mai. Ma sono quei pochissimi consiglieri regionali che hanno voluto cavalcare il referendum Si potevano risparmiare 300 milioni di euro. Ho molto sofferto per non essere andato a votare”. Poi attacca i promotori del referendum: “Ma gli sconfitti ci sono, sono quei consiglieri regionali e alcuni presidenti di regione che hanno cercato questo voto”.

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La Basilicata è stata la regione italiana che ha registrato la più alta affluenza, con il 50,5%, unica Regione a superare il quorum. E unica provincia a superare quota 50% è stata Matera, con poco più del 53% (Potenza si è fermata al 49%). Anche in Puglia – regione molto interessata al tema trivellazioni, con il governatore Emiliano tra i maggiori promotori del Sì – l’affluenza è sopra la media italiana, anche se si ferma poco oltre il 40%. In Veneto l’affluenza è stata del 37,9%.

Maglia nera dell’affluenza in Trentino Alto Adige, Regione poco interessata dal tema trivellazioni in mare: qui l’affluenza si è fermata al 23,8%. Ma anche la Campania e la Calabria, che pure il mare ce l’hanno, hanno votato poco (rispettivemente 25,9% e 26,4%).