‘Ndrangheta a Reggio, Alfano critica la Cancellieri: “Penalizzata la comunità”

Pubblicato il 11 Ottobre 2012 - 22:15 OLTRE 6 MESI FA
Angelino Alfano (Foto Lapresse)

REGGIO CALABRIA – Il commissariamento del Comune di Reggio Calabria “penalizza e condanna un’intera comunità”: il segretario del Pdl Aneglino Alfano critica la decisione del ministro Anna Maria Cancellieri.

Una critica estesa ad ampia parte del Pdl, con il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, che dice di ”non condividere le decisioni del governo” e dal coordinatore del Pdl Ignazio La Russa che condivide ”totalmente la dichiarazione di Alfano”.

La risposta del Pd è affidata al capogruppo in commissione Antimafia, Laura Garavini, secondo la quale ”lo scioglimento farà ripartire la città, anzi ne è condizione fondamentale”, ed al responsabile Giustizia Andrea Orlando che si dice sconcertato da Alfano perché il Consiglio dei ministri ”interviene solo quando sono emersi elementi fondati e riscontrabili”.

Mentre a Roma prende corpo la polemica, a Reggio il sindaco Demetrio Arena si presenta ai giornalisti per dire che lui non è la genesi della ‘ndrangheta e che lo scioglimento del Comune non è il percorso adatto per combattere la criminalità.

Arena si dice sconcertato e deluso della decisione del Consiglio dei ministri. ”Il mio onore non può essere scalfito, non sono io la genesi della ‘ndrangheta e la mia amministrazione non l’ha generata. E’ una situazione tragica con cui bisogna fare i conti”. Arena arriva a commuoversi quando dice ”il mio onore è ben saldo ed accresciuto in città ed in tutta la regione”.

Arena tiene a sottolineare di avere governato per solo sei mesi: ”Tutto quello che è successo da gennaio in poi – spiega riferendosi all’arrivo della commissione di accesso – non è la mia gestione. La Commissione di fatto ha inibito me e l’Amministrazione da adottare provvedimenti per la città. Se si voleva intervenire c’erano strade diverse da seguire”.

Al momento Arena sembra anche escludere il ricorso al Tar: ”Non mi appassiona l’idea di fare ricorso”.

Intanto in serata il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto di scioglimento del Comune. Il provvedimento sarà notificato nei prossimi giorni ai commissari prefettizi e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.