Reggio Emilia, sospesi i profughi ‘volontari’ a Festa Unità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Agosto 2015 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA
Reggio Emilia, sospesi i profughi 'volontari' a Festa Unità

(Foto d’archivio)

REGGIO EMILIA – Dopo l‘esposto della Lega Nord la Cooperativa sociale Dimora d’Abramo sospende i trenta profughi volontari a FestaReggio, la festa del Pd di Reggio Emilia.

Il caso era nato dopo che il segretario provinciale del Carroccio, Gianluca Vinci, aveva denunciato, in un esposto, la situazione lavorativa dei trenta immigrati, con tanto di richieste sulla regolarità del loro impiego, l’ammontare dei contributi statali a loro destinati e “l’eventuale risparmio per lo Stato”.

Inizialmente il Pd aveva rivendicato quell’impiego come parte di un progetto di accoglienza e inserimento proposto a diversi enti dalla coop che si occupa della gestione dei profughi nel reggiano, la Dimora d’Abramo, e sosteneva che lo Stato ci guadagna pure, perché il vitto che i ragazzi consumano quando lavorano alla festa viene decurtato dal contributo che lo Stato riconosce per la loro gestione. Dopo le polemiche, però, la cooperativa ha deciso di concludere prima del tempo l’esperienza lavorativa dei trenta.

Esulta su Twitter il leader della Lega Nord, Matteo Salvini:

“Dopo le proteste di #Lega e cittadini – scrive Salvini sul social network – #Renzi fa dietrofront: niente immigrati alla Festa dell’Unità di Reggio. Vittoria!”.