Regionali Basilicata, De Filippo di nuovo governatore. Benino Magdi Allam

Pubblicato il 30 Marzo 2010 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA

Vito De Filippo

Vito De Filippo si conferma presidente della Regiona Basilicata. Il governatore uscente, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra e dall’Udc, ha sbaragliato il rivale del centrodestra Nicola Pagliuca.

Discreto risultato anche per Magdi Cristiano Allam, candidato per la lista Io amo la Lucania e appoggiato anche da Io Sud: l’ex giornalista del Corriere della Sera si attesta poco al di sotto del 10%.

Problemi della regione. Le prime questioni che De Filippo dovrà affrontare sono la sanità, il nucleare, il turismo.

Per quanto riguarda il settore sanitario, negli ultimi anni la Regione è riuscita a limitare le perdite. Il deficit è leggermente aumentato, ma non ha raggiunto ancora i “livelli di guardia” di altre regioni. Tuttavia la regione è riuscita a migliorare la cosiddetta “attrazione sanitaria”: se è difficile supporre che non lucani si rechino in Basilicata per farsi curare, perlomeno vuol dire che i pazienti lucani non “scappano” più per farsi curare altrove.

Capitolo nucleare: la Basilicata, insieme a Puglia e Campania, ha stabilito con una legge regionale che non possono essere installati impianti nucleari sul suo territorio. Il governo ha deciso di impugnare le leggi delle tre regioni davanti alla Corte Costituzionale.

Per quanto riguarda il turismo, la Basilicata è penultima, in quanto a capacità attrattiva, tra le 13 regioni in cui si vota. Nonostante ci sia Matera, patrimonio dell’Unesco dal 1993.

Altro problema sarà la fine degli “aiuti” europei. La regione lucana si è dimostrata una delle più virtuose nell’utilizzo dei fondi destinati dall’Unione Europea allo sviluppo delle aree in difficoltà: con l’allargamento dell’Ue a est, i fondi saranno destinate ai “nuovi poveri” europei.

Candidati e campagna elettorale. Vito De Filippo si è ricandidato alla carica di governatore dopo il trionfo del 2005: all’epoca il candidato del centrosinistra ottenne addirittura il 68,83%, staccando nettamente il rivale Cosimo Latronico, inchiodato ad un “misero” 28,8%.

Rispetto ad allora, De Filippo potrà ha ottenuto anche il sostegno dell’Udc, che all’epoca si era schierato con il candidato del centrodestra. Già in questi 5 anni di giunta De Filippo, i centristi si erano progressivamente avvicinati allo schieramento del presidente: l’alleanza era stata sperimentata con successo alle provinciali e alle comunali di Potenza.

Insieme a De Filippo si è schierata anche Alleanza per l’Italia: il partito di Francesco Rutelli può contare in Basilicata su Vilma Mazzocco, presidente della Confcooperative regionale. La Mazzocco viene considerata un nome “forte”, capace di spostare un numero considerevole di voti.

Stando alle indicazioni dei sondaggi, la vittoria di De Filippo non è mai sembrata in discussione: i maggiori problemi per il governatore sono stati rappresentati dagli alleati. Idv, Udc, Sinistra, Ecologia e libertà e Comunisti italiani hanno dato vita ad una “guerra del listino” per cercare di ottenere più candidature possibili nella lista considerata “blindata”.

Il Pdl ha deciso di puntare sul consigliere regionale Nicola Pagliuca. Per Pagliuca si è trattato della seconda “corsa alla poltrona”: era stato candidato già nel 2000, quando fu sconfitto dall’ex presidente Filippo Bubbico.

Uno degli argomenti che hanno contraddistinto lo scontro tra Pagliuca e De Filippo in campagna elettorale è stato il nucleare. Secondo Pagliuca, De Filippo ha cavalcato l’onda con un provvedimento populista. Pagliuca ha ricordato più volte di essere contrario al nucleare già dai tempi di Scanzano Jonico.

Il terzo candidato alla carica di governatore: si tratta di Magdi Cristiano Allam, giornalista ed ex editorialista del Corriere della Sera. Convertito al cattolicesimo nel 2008, Allam è stato a lungo corteggiato dal Pdl: alla fine è sceso in campo con il movimento “Io amo l’Italia”, da lui stesso fondato.