Regionali Calabria, totocandidato nel Pd: si attende l’assemblea del partito
Situazione ancora aperta nel Pd calabrese: in vista delle regionali di marzo il centrosinistra non ha ancora ufficializzato il nome del suo candidato. L’1 febbraio il presidente uscente Agazio Loiero è stato a Roma per incontrare il coordinatore nazionale della segreteria del Pd, Maurizio Migliavacca.
Un colloquio “interlocutorio”, l’ha definito Loiero, proprio perché giunto alla vigilia dell’assemblea regionale. Loiero è stato chiaro: le difficoltà non sono solo con Italia dei valori che ha un candidato, Pippo Callipo, che non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro, ma con rappresentanti non di secondo piano del Pd calabrese.
Una possibile soluzione, discussa nel corso dell’incontro romano, è stata quella di arrivare ad un candidato che metta d’accordo le varie anime del partito e garantisca quella maggioranza ampia auspicata anche da Migliavacca. Di nomi, però, non ne sono stati fatti.
A Loiero sarebbe stato proposto di essere protagonista di un cambiamento radicale in Consiglio regionale. Proposta che non sarebbe stata condivisa da Loiero.
Nell’incontro si sarebbe parlato anche di primarie, che in Calabria si dovevano tenere il 17 gennaio e furono sospese per l’avvio di contatti con l’Udc che non hanno portato a nulla, e della necessità di proseguire comunque un percorso di pacificazione qualunque sia la decisione finale per evitare il rischio di una sconfitta.
L’incombere dell’assemblea regionale di domani, però, ha indotto tutti alla prudenza e ad attendere altre 24 ore. E mentre nel Pd la situazione è tutta ancora in divenire, i partiti alleati hanno replicato a muso duro alle affermazioni dei dirigenti Democratici sullo stato dell’arte calabrese.
Stavolta nel mirino delle polemiche ci è finito addirittura l’ex segretario dei Ds Piero Fassino che attribuisce ai rapporti con le altre forze della coalizione le difficoltà di giungere alla scelta del candidato.
Gli hanno risposto a muso duro il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi che ha definito le dichiarazioni di Fassino “avventate, infondate, pretestuose, false e sconcertanti”, e Luigi Incarnato, leader del Partito socialista calabrese, assessore della Giunta Loiero, che ha bollato come una “falsità” le affermazioni dell’ex segretario dei Ds, attribuendo ad una faida interna al Pd la volontà di non ricandidare Loiero.
In questa situazione incandescente c’é l’assemblea regionale del Pd, convocata dal segretario Carlo Guccione per assumere le determinazioni da proporre poi agli alleati. Intanto, sono già in piena campagna elettorale gli altri due candidati a presidente: Giuseppe Scopelliti (Pdl-Udc) e Pippo Callipo, sostenuto da Idv e dai movimenti della società civile.