Regionali Lazio: lista Polverini ammessa senza riserva

Pubblicato il 3 Marzo 2010 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA

Per il pasticcio delle elezioni regionali in casa del centrodestra è giunta l’ora della verità. Un primo verdetto c’è già stato: la lista civica regionale per il Lazio di Renata Polverini, esclusa ieri, è stata riammessa con riserva dalla Corte d’appello di Roma. Il problema che i giudici ancora devono chiarire è legato alla documentazione anagrafica di tre dei candidati in lizza.

La stessa Polverini, oltre alla capolista Mariella Zezza, ha assicurato però che la sua lista civica è invece ammessa senza riserva in tutte le cinque province. «Per quanto riguarda la previa cancellazione di tre candidati è stata già presentata per due di loro idonea documentazione a sanatoria delle anomalie riscontrate. La terza candidatura invece non è stata perfezionata».

Per il listino della candidata governatrice (a cui mancava la firma del vicecoordinatore del Pdl) bisognerà invece attendere 48 ore per un pronunciamento della Corte.

Sempre entro oggi, dovrebbero arrivare altre due sentenze cruciali. Una, dalla Corte d’appello di Roma, sulla lista Pdl Roma e Provincia (presentata in ritardo, e su cui il Tribunale di prima istanza si è già pronunciato in senso negativo). L’altra dalla Corte d’appello di Milano per la lista Formigoni, bocciata a causa della non regolarità di alcune firme.

La situazione resta tesissima. Il capogruppo del Pdl a Montecitorio Fabrizio Cicchitto ha parlato di “violazione dei principi della democrazia”, dovuta “all’azione provocatoria di alcuni rappresentanti di lista di altri partiti che hanno fatto ostruzionismo e dall’inaccettabile ordine dato dal magistrato di impedire la consegna delle liste Pdl”.

Ancora più duro il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che in un’intervista al Riformista ha dichiarato: “Non vorrei fare la parte dell’eversivo ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto”. Replica di Marco Pannella: “Vorrei ricordare, non al paleo-fascista La Russa ma a me stesso e ai cittadini italiani, che il Capo delle Forze Armate in Italia è il Presidente della Repubblica”.