Regionali Lombardia, Umberto Ambrosoli vince primarie del centrosinistra col 58%

Pubblicato il 16 Dicembre 2012 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
Lombardia, Umberto Ambrosoli vince primarie del centrosinistra (Foto LaPresse)

MILANO – Umberto Ambrosoli è il candidato del centrosinistra per le elezioni regionali in Lombardia del dopo Formigoni. Ambrosoli, figlio del commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, ucciso da un sicario di Michele Sindona nel 1979, ha vinto con il 57,64% dei voti, battendo così la concorrenza della ginecologa Alessandra Kustermann (19.11%) e del giornalista Andrea Di Stefano (23.25%).

Il centrosinistra, una volta caduta la giunta Formigoni, travolta dalle inchieste giudiziarie, aveva puntato moltissimo sul figlio dell’ ‘Eroe borghese’ il quale dopo lunghe riflessioni aveva però declinato l’invito spiegando che, a suo giudizio, non c’era il tempo necessario per costruire un progetto alternativo. La diplomazia del centrosinistra, anche grazie all’interessamento di molte personalità della società civile e del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, ha però continuato a lavorare e a metà novembre è arrivato l’annuncio: ”Mi candido”.

Sembrava, per la sua storia personale e per la sua non appartenenza ad un partito, dovesse essere l’unico candidato invece ha dovuto affrontare la fatica delle primarie, compito non facile che gli è però servito per farsi conoscere soprattutto fuori Milano e per potenziare il suo progetto di ‘Patto Civico‘ che ha l’obiettivo di coinvolgere la società civile oltre ai partiti tradizionali della coalizione.

E’ la prima volta, forse, che il centrosinistra trova un candidato forte in Lombardia. Addirittura Gabriele Albertini, che si candida alla guida della Regione, ha esternato la sua stima per Ambrosoli affermando che avrebbe anche potuto essere un suo elettore e confessando che lo avrebbe voluto con lui. Una dimostrazione, questa, della capacità di Ambrosoli di fare breccia al di fuori dei tradizionali ambienti del centrosinistra.

”Ora avanti tutti assieme”: sono state le prime parole di Ambrosoli al suo arrivo al Pirellone dove è stata allestita la sala operativa per lo spoglio. ”Sono soddisfatto di aver avuto un riscontro positivo al mio progetto – ha spiegato – il dato più importante è che 120.000 lombardi hanno sfidato il freddo e la neve e hanno voluto esserci. Durante la mia campagna ho incontrato tantissimi amministratori locali e ho visto il loro senso di responsabilità, la Lombardia è questo e il Pirellone tornerà ad essere questo”.

Felice per la vittoria e per l’assicurazione di Alessandra Kustermann e Andrea Di Stefano che si impegneranno al suo fianco, ha avuto parole dure per il centrodestra: ”Ora affronteremo un percorso difficile, e duro perché la menzogna appartiene al linguaggio dei nostri avversari, ma non abbiamo paura. Abbiamo dimostrato di non essere legati a centri di interesse o alla mentalità di affiliazione”.

Dopo la grande partecipazione alle primarie nazionali, gli elettori lombardi del centrosinistra, nonostante la neve che ha condizionato gli spostamenti, hanno partecipato con grande entusiasmo a questa consultazione. Sono stati 148.753 gli elettori che si sono recati agli oltre mille seggi allestiti in tutta la regione, come del resto era avvenuto per quelle comunali quando tra i candidati c’era Giuliano Pisapia. Alle primarie nazionali avevano votato 440 mila elettori che erano diminuiti a 389 mila al ballottaggio.